RIVISTA ITALIANA DIFESA
La Finlandia “neo-Atlantica” rafforza la difesa costiera 19/06/2024 | Giuliano Da Frè

Fresca di adesione all’Alleanza Atlantica, e sempre più preoccupata per le mosse russe nel settore baltico-settentrionale, la Finlandia ha deciso di ammodernare l’artiglieria costiera, adeguandola agli standard NATO, soprattutto in materia di calibro dei proiettili. Nei giorni scorsi, infatti, è stata annunciata una gara per la realizzazione di un sistema difensivo mobile, su 12-20 autocannoni (più 6 in opzione) che impieghino proiettili standard NATO da 155 mm. Il Paese scandinavo ha una lunga tradizione nell’impiego di batterie di difesa costiera, con postazioni fisse e mobili, con cannoni in torretta o trainati, sebbene sino al 1992 legate a fornitori sia occidentali che del Patto di Varsavia, stante la sua neutralità, imposta da Mosca nel 1947. Attualmente, le batterie fisse impiegano, dopo la dismissione dei vecchi pezzi da 100 mm in torretta di carro armato ex sovietici, il sistema 130TK sviluppato negli anni ’70 sulla base di una versione modificata del cannone campale russo D-46 da 130 mm, in torretta corazzata. Il sistema è operativo dal 1984, ed è stato ammodernato negli anni ’90 con nuova direzione di tiro e avanzati computer balistici e, dal 1999, con un proiettile guidato sviluppato dalla neonata azienda finlandese Nammo di Raufoss. Nel 2017, il governo finnico aveva avviato la dismissione delle artiglierie costiere, partendo dai vecchi pezzi da 100, lanciando uno studio per sostituire i 130TK con sistemi solo mobili, anche lanciamissili. Le 2 batterie missilistiche attualmente in servizio sono anch’esse datate, basate su lanciatori autocarrati MTO-85 RAMETO, sviluppati sulla base dei Saab RBS-15 Mk-2 svedesi, consegnati nel 1987-1991,e poi aggiornati allo standard Mk-3. Il nuovo programma punta, invece, alla sostituzione delle postazioni fisse di cannoni da 130 mm, con un sistema mobile, autocarrato, capace di sparare proiettili NATO, guidati e non, da 155 mm, da acquisire entro 5 anni in un massimo di 20 esemplari, con altri 6 in opzione per il 2029-2031. Per la gara sono dati per favoriti il CAESAR (CAmion Équipé d’un Système d’ARtillerie) della francese Nexter, probabilmente adattato a un telaio nazionale, e l’ARCHER, della vicina e neo-alleata nella NATO Svezia. Ma anche la finlandese Patria si è fatta avanti, con un progetto basato sul riuscito cannone campale K98 da 155/52 mm, la cui produzione è cessata nel 2005, ma i cui studi per un possibile aggiornamento sono proseguiti. Inoltre, nelle scorse settimane Patria ha annunciato non solo di essere pronta a riattivare la produzione di proiettili e canne d’artiglieria da 155, ma di aver anche avviato un progetto di sviluppo per un autocannone basato sulla versione migliorata dell’obice 155 K98, su telaio Sisu 8x8 E13TP. Una decisione è attesa entro il 2024.

Seguiteci anche sul nostro canale Telegram


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE