La Defense Innovation Unit (DIU), in collaborazione con l’US Air Force Armament Directorate, ha annunciato il 3 giugno scorso di aver assegnato dei contratti alle compagnie Anduril, Integrated Solutions for Systems Inc., Leidos Dynetics e Zone 5 Technologies per il programma Enterprise Test Vehicle (EVT).

L’obiettivo di questo programma è condurre, entro 7 mesi, prove in volo di novelli “airborne medium-range precision delivery vehicles” modulari, economici e producibili rapidamente e in grandi numeri per superare le attuali limitazioni alla capacità di acquisire e produrre sufficienti quantitativi di missili o droni.

La linea di confine fra drone e missile cruise è in questo caso volutamente molto sfocata. Si guarda allo sviluppo di un “veicolo” modulare e ad architettura aperta che possa accelerare lo sviluppo e lo schieramento di nuove capacità attraverso molteplici programmi per sistema d’arma, anche favorendo integrazione, attività di test e di qualifica di nuovi sottosistemi e materiali.

Alla piattaforma è richiesto un raggio d’azione minimo di 500 miglia nautiche, la capacità di essere armato con un payload “cinetico” e una velocità di crociera minima di 100 nodi. Il veicolo deve avere anche un “form factor” che ne favorisca l’uso in grandi numeri e il rilascio anche per gravità da aerei cargo.

Dopo le iniziali dimostrazioni in volo, il programma finanzierà uno o più sistemi candidati per un ulteriore sviluppo.

Zone 5 Technologies e Integrated Solutions for Systems Inc. hanno pubblicato dei render dei propri design (in foto quello di Integrated Solutions for Systems Inc.), che assomigliano in tutto e per tutto a moderni missili cruise a bassa osservabilità come il JASSM (Joint Air-to-Surface Standoff Missile).

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