Durante la notte appena trascorsa, i Russi hanno condotto un massiccio attacco con droni SHAHED-136 (53, di cui 48 intercettati, secondo i numeri forniti dall’Aeronautica Ucraina), accompagnati da 5 missili da crociera KH-101/555, tutti abbattuti.

Il principale obiettivo dell’attacco sembra essere stata la base aerea di Starokostiantyniv (Oblast di Khmelnytskyi), dalla quale operano i Su-24MR equipaggiati con i missili STORM SHADOW/SCALP EG di fornitura anglo-francese. In particolare, tutti i 5 missili da crociera sono stati diretti proprio contro la base, che peraltro è già stata oggetto di diversi attacchi nell’ultimo mese, soprattutto condotti con droni SHAHED-136. Dalle informazioni disponibili al momento, sembra che nessun vettore sia giunto a bersaglio.

Nell’Oblast di Kiev, invece, almeno un obiettivo è stato colpito, ma non è chiaro al momento di cosa si tratti: sembrerebbe esclusa l’ipotesi di un’infrastruttura elettrica/energetica, e potrebbe trattarsi di un deposito di carburante o di un impianto industriale. L’obiettivo potrebbe essere anche di valore militare, dato che, contrariamente a quanto avviene solitamente, le foto pubblicate dal servizio di emergenza ucraino hanno lo sfondo sfocato e mostrano solo i soccorritori in primo piano (in foto).

Riguardo agli attacchi con SHAHED-136 nel mese di maggio, secondo i dati forniti dall’Aeronautica di Kiev, sono stati lanciati dai Russi 366 UAV, 354 dei quali sono stati abbattuti; i raid più consistenti si sono registrati tra il 17 e il 22 maggio, con picchi di circa 30 UAV il 19, 20 e 21, e il 26 e 30 maggio (più di 30 droni), mentre solo una decina di giorni non hanno registrato attacchi. Il numero di SHAHED utilizzati è in aumento rispetto ad aprile (290 droni), ma comunque minore rispetto al picco di circa 600 UAV del mese di marzo, mentre il tasso di intercetto è migliorato ancora: a marzo è stato dell’85% circa, ad aprile del 90% e a maggio del 96%, ovviamente sempre secondo i numeri forniti da Kiev.

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