
La scorsa settimana, il Ministro per il procurement militare del Regno Unito, James Cartlidge, ha inviato una lettera formale a Jeremy Quin, Chairman della Commissione Difesa della Camera dei Comuni, in cui ha fornito interessanti informazioni sullo sviluppo e sulle condizioni operative della “LIGHTNING Force”, ossia l’insieme dei reparti di volo britannici equipaggiati con gli F-35B.
Ad oggi, il raggiungimento della piena capacità operativa (FOC, Full Operational Capability) per la Tranche 1 della “ LIGHTNING Force” è programmato al 31 dicembre 2025, grazie ai 33 velivoli già consegnati - di cui però uno è stato perso in mare – su un totale di 48 previsti nella predetta Tranche.
Al dicembre 2023 risale la cerimonia, svoltasi nella base aerea di Marham, di riattivazione del secondo reparto di prima linea, ossia il 809 Naval Air Squadron/NAS della Fleet Air Arm della Royal Navy, disciolto alla fine del 1982 e in cui operano piloti e specialisti della Royal Navy e della RAF: le attività del 809 NAS proseguono come programmato, in previsione del raggiungimento - previsto per il 1° dicembre 2024 - della capacità operativa iniziata (IOC, Initial Operational Capability). Da ricordare che l’altro reparto di prima linea equipaggiato con gli F-35B è il 617 Squadron della RAF, anch’esso comprendente pure piloti e specialisti della Royal Navy.
I negoziati in corso fra Whitehall e l’industria riguardano la produzione di ulteriori 27 esemplari di F-35B, in configurazione Tranche 2, finalizzati sia al potenziamento della capacità di proiezione di potenza a cura delle portaerei classe QUEEN ELIZABETH, sia ad accrescere a 74 il numero complessivo di velivoli, obiettivo questo da raggiungere entro il 2033 e abilitante alla creazione di un terzo reparto di prima linea: il Ministro Cartlidge ha affermato che i finanziamenti per questa fase sono disponibili in virtù di un processo approvato dalle autorità competenti.
Sotto il profilo operativo, la “ LIGHTNING Force” sta giocando un ruolo significativo nel quadro del contributo di Londra alle operazioni della NATO in risposta all’aggressione russa dell’Ucraina. In particolare, gli F-35B hanno svolto missioni a lungo raggio operando dalla base di Marham, assieme alle aviocisterne VOYAGER e integrati in pacchetti operativi comprendenti i TYPHOON della RAF e velivoli di altre Nazioni dell’Alleanza Atlantica.
Fra settembre e novembre 2023 ha avuto luogo l’operazione FIREDRAKE, con 8 F-35B, i piloti e il personale tecnico di supporto imbarcati sulla QUEEN ELIZABETH e impegnati in una serie di attività reali e addestrative nell’ambito della Joint Expedition Force/JEF, assieme a reparti di Norvegia, Svezia e Finlandia. Successivamente, gli F-35B britannici hanno operato con velivoli dell’Aeronautica Olandese, compresi gli F-35A in dotazione a quest’ultima, mentre l’ultima fase dell’operazione FIREDRAKE è stata condotta sotto comando NATO e con la partecipazione di reparti di Estonia, Lettonia e Polonia.
Prima dei problemi al sistema propulsivo che lo scorso autunno hanno afflitto la portaerei PRINCE OF WALES, gli F-35B avevano operato anche su di essa, in particolare per espandere l’inviluppo d’impiego a entrambe le unità della classe, comprensivo della procedura di appontaggio denominata “Shipborne Rolling Vertical Landing”/SRVL.
Infine, entro la fine del decennio dovrebbe avvenire l’introduzione sugli F-35B dei reparti di prima linea dei missili aria-aria a lungo raggio METEOR e aria-superficie SPEAR 3.
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