Dopo circa 2 settimane da quando le truppe israeliane sono entrate dal valico di Kerem Shalom per dirigersi verso Rafah, le operazioni in quest’area stanno aumentando di intensità e le IDF sono sempre più vicine ad entrare nel centro della città.

Ma andiamo con ordine.

Il 6 maggio, l’84a Brigata di fanteria GIVATI e la 401a Brigata Corazzata (162a Divisione) sono entrate nella Striscia dal valico di Kerem Shalom: la prima si è spinta in direzione nordovest verso Al Bayuk, attraverso l’area dove sorgeva l’ex aeroporto Yasser Arafat, mentre la seconda è avanzata lungo il confine con l’Egitto (Corridoio Philadelphia), fino a raggiungere il valico di Rafah il giorno successivo.

Preso il controllo del valico e dell’area dell’ex aeroporto, la 401a ha proseguito lungo il Corridoio Philadelphia, mentre la GIVATI ha raggiunto la strada Salah Al Din e ha iniziato a spingersi nelle vie perpendicolari a quest’ultima in direzione di Rafah. Le operazioni in questa fase sono proseguite piuttosto a rilento poiché, contestualmente, le IDF sono dovute tornare nel nord della Striscia.

Il 9 maggio, infatti, la 933a Brigata di fanteria NAHAL, che avrebbe inizialmente dovuto partecipare alle operazioni a Rafah, è tornata ad operare nel quartiere di Zeitoun (nordovest di Gaza City) per effettuare alcuni raid mirati contro obiettivi di Hamas. Solo 2 giorni dopo, anche l’89a Brigata Commando (98a Divisione) ha effettuato un altro raid mirato nel nord di Gaza City, nel quartiere di Jabalya, privando le IDF di “pedine” importanti per le operazioni a Rafah.

Concluso il raid a Jabalya (dove comunque rimane schierata parte della 98a Divisione), l’89a Brigata Commando si è spostata nel sud della Striscia il 16 maggio (andando a formare, come vedremo di seguito, una “pedina” Forze Speciali per le operazioni a Rafah), mentre il 20 è stato il turno della Brigata di Fanteria NAHAL.

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