RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, il punto sulle operazioni militari 24/05/2024 | TOMMASO MASSA

Il 20 maggio, sono tornati in azione i missili SCALP-EG, con i quali gli Ucraini hanno colpito un obiettivo nell’Oblast di Lugansk (sembrerebbe l'università statale degli affari interni a Severodonetsk). Nell’attacco sono stati utilizzati almeno 2 missili: 1 è arrivato a bersaglio, mentre il secondo è stato intercettato, come confermato anche da un video, ma non è da escludere che i missili fossero in realtà di più. Si tratta sicuramente di SCALP-EG di fornitura francese, come è stato possibile stabilire dai numeri di serie di alcune componenti/detriti rinvenute a seguito dell’abbattimento del missile. Sempre il 20 maggio è stato distrutto con missili STORM SHADOW/SCALP-EG un radar russo in Crimea, nei pressi di Ay-Petri (una decina di chilometri a ovest di Yalta)

Il 22 maggio è toccato invece all’Oblast di Donetsk, dove è stata colpita e messa fuori uso una batteria di S-400: un paio di ATACMS con testata a grappolo hanno colpito l’area dove era schierata la batteria, distruggendo 2 lanciatori (e danneggiandone un terzo), il radar 96L6E (in foto) e il veicolo posto comando. L’attacco è stato ripreso da un UAV ucraino e si vede chiaramente il lancio di 6 missili intercettori prima che gli ATACMS giungano a bersaglio: l’S-400, dunque, non è stato in grado di intercettare i missili di fornitura americana, o, eventualmente, non tutti (è infatti possibile che i missili lanciati fossero di più). Dato il luogo in cui era schierata la batteria (25 km a sudest di Donetsk), distante meno di 50 km dalla linea del fronte, è probabile che sia stata utilizzata la versione MGM-140A Block 1 M39, con 950 submunizioni M74e 165 km di gittata.

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