RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuove minacce missilistiche (antinave): mito o realtà? 24/05/2024 | Massimo Annati

Gli attacchi condotti dalla Russia contro l’Ucraina e quelli degli Houthi nel Mar Rosso hanno portato all’attenzione del grande pubblico l’impiego di nuovi tipi di armi, spesso sbandierate come una sorta di “wunderwaffen”, sia dagli utilizzatori, sia da un discreto numero di giornalisti improvvisatisi analisti.

Non è sempre così. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza, attraverso la nebbia della propaganda, e parliamo quindi di 3 specifiche categorie: missili ipersonici, missili balistici antinave, droni kamikaze.

Il 7 febbraio 2024 alcune fonti hanno parlato del primo impiego del missile ipersonico ZIRCON (3M22) nell’attacco contro Kiev. Innanzitutto, quando si parla di missili ipersonici (cioè con velocità superiore a 5 Mach), bisogna distinguere tra missili ipersonici da crociera (anche detti HCM, Hypersonic Cruise Missiles), veicoli boost-glide (anche detti HGV, Hypersonic Glide Vehicles) e missili balistici, le cui testate di rientro in fase terminale superano (talvolta di molto) la soglia dei 5 Mach.

Lo ZIRCON è il primo esempio al mondo di missile da crociera ipersonico propulso da uno scramjet ad essere stato dichiarato operativo. I Russi hanno orgogliosamente parlato di un’arma capace di raggiungere i 9-10 Mach, con una gittata di oltre 1.000 km, armata con una testa convenzionale di 300 kg, in grado di attaccare con precisione bersagli terrestri e navi. Inoltre, è stato spesso detto che questi missili sarebbero stati assolutamente invisibili ai radar della difesa aerea, perché a quelle velocità si crea una nuvola di plasma ionizzato che bloccherebbe le onde elettromagnetiche. A causa dell’altissima velocità, le difese avrebbero comunque un tempo molto basso per poter reagire. A questo punto, però, bisogna mettere in campo alcune considerazioni di carattere fisico, nonché alcuni dati concreti, e fare qualche confronto con le affermazioni.

Gli HGV vengono portati ad alta quota, poco oltre l’atmosfera, grazie a vettori con più stadi, non diversamente da quanto fatto per i missili balistici a lungo raggio. A quel punto iniziano a planare con velocità altamente ipersoniche, potendo effettuare anche alcune manovre. Questo è il caso del russo AVANGARD (può essere infatti installato come testata sui missili ICBM R-36M2 RU-SS-18 Mod-6 SATAN e RS-28 SARMAT SATAN-II), oppure il veicolo-testata cinese DF-ZF utilizzato dai missili DF-17 e DF-21. I missili da crociera ipersonici, invece, sono propulsi con continuità per tutta la loro traiettoria, o almeno per la quasi totalità della stessa.

L’articolo completo è pubblicato su RID 6/24, disponibile online e in edicola.

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