Lockheed Martin ha effettuato un test di un intercettore antimissile PATRIOT PAC-3 MSE da un lanciatore Mk-70, derivato dal lanciatore standard per utilizzo navale Mk-41.
Il Mk-70 è un lanciatore a 4 celle del tipo strike da 7,6 m (mentre il tipo “tattico” è più corto, 6,7 m) – in pratica metà modulo del Mk-41 che, ricordiamo, a standard ha 8 celle - contenuto in un container ISO da 40 piedi per l’impiego navale, su piattaforme “non tradizionali”, per esempio è già stato testato su una LCS, e l’impiego terrestre, come nel caso delle batterie miste polivalenti TYPHON dell’US Army.
Lockheed Martin aveva già validato la capacità del PATRIOT PAC-3 MSE di comunicare con il radar navale SPY-1 lo scorso giugno. Nel test è stata utilizzata una versione ad hoc del sistema AEGIS per assistere il lancio, denominata Virtualized Aegis Weapon System.
Questo test, di fatto, apre la strada ad una maggiore flessibilità d’impiego per il PATRIOT, sia da terra, in contesti e installazioni di diverso tipo, sia in mare, a bordo di navi di diversi tipi, anche non necessariamente militari.
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