RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, il punto sulle operazioni russe nell’Oblast di Kharkiv 15/05/2024 | TOMMASO MASSA

Sono passati poco più di 5 giorni da quando le truppe russe sono entrate nell’Oblast ucraino di Kharkiv, e, dopo un’iniziale sbandata da parte delle forze di Kiev, che ha permesso ai Russi di penetrare per circa 6 km in territorio ucraino, la puntata offensiva russa sembra aver rallentato.

Al momento, l’area di operazioni nel nord dell’Oblast di Kharkiv è suddivisa in 2 settori: quello di Lyptsi, a ovest, e quello di Vovchansk, a est, città distanti tra loro poco meno di 40 km.

Nel settore Lyptsi le forze di Mosca hanno conquistato nei giorni scorsi i villaggi di Hlyboke e Lukyantsi, e il fronte si estende per circa 13 km, dal bacino di Travynske a ovest fino al confine con la Russia a est (nei pressi di Zelene). In quest’area il principale obiettivo dei Russi è la cittadina di Lyptsi, distante meno di 5 km dall’attuale linea del fronte e meno di 20 km dalla periferia nord di Kharkiv.

Per quanto riguarda invece il settore di Vovchansk, il fronte è largo una quindicina di chilometri, e si estende da Buhruvatka a ovest fino alla periferia nordest di Vovchansk a est. Quest’area del fronte è inoltre divisa in 2 dal fiume Siverskyi Donets, che separa anche la parte nord di Vovchansk da quella sud. Nel corso dei primi 4 giorni di operazioni le forze di Mosca hanno preso il controllo dei villaggi di Ohirsteve (riva occidentale del fiume), Hatyshche e Pletenivka (situate invece sulla sponda orientale), e sono entrate nella zona nordovest di Vovchansk avanzando lungo la strada T2108: al momento in cui scriviamo si sta combattendo per il controllo della parte nord della città.

Nel complesso, dopo la rapida avanzata dei primi 3 gironi, resa possibile anche grazie all’intenso fuoco di artiglieria e ai bombardamenti con missili e bombe UMPK, le operazioni russe hanno subito un leggero rallentamento, ed è ipotizzabile che per una rinnovata spinta in direzione sud sia necessario l’afflusso di nuove truppe e di forze meccanizzate. Per il momento, infatti, i Russi stanno facendo affidamento principalmente sulla fanteria, sfruttando abilmente l’orografia del terreno per spingere in avanti piccoli nuclei in ricognizione seguiti poi da forze più consistenti. In numerosi video, peraltro, si può notare come, a differenza del resto del fronte, in quest’area le forze di Mosca si muovano tranquillamente allo scoperto anche in formazioni di diverse decine di uomini, segnale che qualcosa non sta funzionando nella kill chain ucraina. Fonti sul campo lamentano problemi nelle comunicazioni e nel comando e controllo da parte delle forze di Kiev, mentre droni FPV e LANCET stanno creando non pochi problemi all’artiglieria ucraina, con diversi obici e semoventi che sono stati distrutti nei giorni scorsi, anche a decine di chilometri dalla linea del fronte.

Infine, per quanto riguarda le principali fortificazioni e linee difensive (indicate in blu sulla mappa), vi sono alcune differenze tra i 2 settori. In quello di Vovchansk, l’area a est del Siverskyi Donets risulta maggiormente fortificata, mentre quella a ovest non presenta trincee o linee visibili dalle immagini satellitari, le quali potrebbero però essere nascoste nell’estesa area boscosa a nord di Rubizhne. Spostandosi verso ovest in direzione del settore di Lyptsi è invece presente una linea di difesa che fa perno su Vesele, l’unica vera roccaforte dell’area, situata sostanzialmente a metà tra i 2 settori.

Ulteriori dettagli su Risk&Strategy WEEKLY 18/24.

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(Immagine da Google Maps con rielaborazione grafica di RID: in giallo le aree controllate dai Russi, in blu le principali linee di difesa, nei 2 cerchi rossi le città di Lyptsi, a ovest, e di Vovchansk, a est)

 


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