RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuovi droni da attacco per il British Army? 10/05/2024 | Gabriele Molinelli

Il Ministero della Difesa britannico è alla ricerca, in tempi stringenti, di una catapulta portatile, che possa stare su rimorchi o anche su pick up, che possa lanciare droni in varie configurazioni, a diverse velocità e forza G regolabili direttamente sul campo.

Il dato interessante è che alla catapulta è richiesta la capacità di lanciare droni con un Maximum Take Off Weight (MTOW) di 40 kg e 75 kg rispettivamente, aggiustando la velocità a 25 m/s per i primi e 35 m/s per i secondi.

Quaranta, e ancor di più 75 kg, sono una massa abbastanza importante per dei droni e, per quanto è dato sapere, sono valori che non corrispondono a nessun sistema in servizio. Il British Army fa ampio uso degli UAV PUMA di AeroVironment, in configurazione All Environment e Long Endurance, ma questi ultimi pesano meno della metà di 40 kg. Anche il nuovo Stalker VXE30, in arrivo prossimamente nell’ambito del progetto TIQUILA, si pone bene al di sotto dei 40 kg ed è comunque un drone pensato per decollare verticalmente.

VTOL sono anche i grossi e pesanti quadricotteri della Malloy, usati per trasporto carichi, e il proposto HYDRA con ampio carico di armi. Ad un livello superiore si pone ovviamente il WATCHKEEPER, che può essere catapultato da un sistema adeguato, ma viene usato normalmente da piste, e comunque pesa quasi 500 kg.

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 17/24 in uscita oggi.

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