RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, i Russi tornano a colpire le infrastrutture energetiche 08/05/2024 | TOMMASO MASSA

Nella notte le forze di Mosca hanno condotto un massiccio attacco con missili e droni contro infrastrutture energetiche in diverse regioni del Paese.

Nel raid sono stati impiegati 55 missili, di cui 39 intercettati, e 21 droni GERAN-2 (20 abbattuti), secondo i numeri forniti dall’Aeronautica Ucraina. La maggior parte dei missili erano cruise Kh-101/555 (45, di cui 33 intercettati), ma è stato lanciato anche un aerobalistico Kh-47M2 KINZHAL e 3 balistici ISKANDER (nessuno dei quali abbattuto), e pure 4 missili da crociera KALIBR, tutti intercettati, lanciati da unità navali della flotta del Mar Nero. I KALIBR, dopo essere sostanzialmente spariti per diversi mesi, erano nuovamente stati utilizzati nell’attacco del 27 aprile (8 missili, di cui 6 intercettati).

Per quanto riguarda gli obiettivi del raid, l’azienda energetica DTEK ha dichiarato che si tratta del 4 attacco in poco più di un mese e mezzo contro impianti dell’azienda, e che 3 delle sue 6 centrali termoelettriche sono state colpite e danneggiate, senza tuttavia specificare quali. Secondo una prima valutazione, dovrebbe trattarsi della TPP di Dobrotvir (Distretto di Chervonohrad, Oblast di Leopoli), e delle TPP di Burshtynska (Oblast di Ivano-Frankivsk) e Ladyzhynska (Oblast di Vinnytsia), ma non è da escludere che, invece di una delle ultime 2, sia stata bersagliata la TPP di Zaporizhzhia.

Tra gli altri obiettivi colpiti ci sarebbe un’infrastruttura energetica non specificata nel distretto di Stryi (Oblast di Leopoli), dove, ricordiamo, è presente un grosso impianto di stoccaggio del gas, e un edifico a Brovary (Oblast di Kiev), probabilmente danneggiato dai detriti di un missile intercettato. Secondo quanto comunicato da fonti ufficiali ucraine, il raid avrebbe interessato anche gli Oblast di Poltava e Kirovohrad.

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