RIVISTA ITALIANA DIFESA
Anduril e General Atomics costruiranno i primi dimostratori CCA 03/05/2024 | Gabriele Molinelli

Nel suo programma per maturare e acquisire un grande quantitativo di velivoli senza pilota da affiancare ai velivoli pilotati (CCA, Collaborative Combat Aircraft), il Dipartimento dell’Air Force ha deciso di finanziare le proposte di Anduril e di General Atomics perché procedano attraverso la fase di design di dettaglio e di dimostrazione in volo. Nell’attivare le relative opzioni contrattuali con queste 2 compagnie, l’USAF ha escluso, almeno per ora, i 3 giganti del settore aerospaziale: Boeing, Lockheed Martin e Northrop Grumman.

Ci saranno probabilmente altre opportunità in futuro, comunque, poiché il programma Collaborative Combat Aircraft è concepito come una “competizione continua” con diversi modelli di velivolo, e le loro successive evoluzioni, da acquisire negli anni in successivi Increment.

Anduril e General Atomics matureranno ora i rispettivi design puntando ad aggiudicarsi gli ordini di produzione per l’Increment 1, che l’USAF vuole concretizzare già nel 2026 per schierare una prima capacità operativa entro fine decade.

Nel proprio comunicato stampa, Anduril ha incluso un’immagine del suo FURY, un velivolo senza equipaggio caratterizzato da alta modularità, configurazione monomotore e design improntato alla bassa osservabilità. I dettagli sono scarsi, ma Anduril intende usare un motore di derivazione commerciale già disponibile e di parchi consumi per garantire una lunga autonomia di missione. Il velivolo promette velocità alto-subsoniche (0,95 mach) e manovrabilità a 9 G. Il progetto FURY ha in realtà avuto origine presso la compagnia Blue Force Technologies, che l’aveva inizialmente immaginato come un Aggressor con cui rispondere alle necessità dell’Air Force in termini di addestramento al combattimento aereo. Anduril ha acquisito la compagnia nel 2023 e ha introdotto modifiche per ampliare il campo di applicazione per la nuova macchina. Anduril per parte sua porta inoltre in dote il nucleo di intelligenza artificiale LATTICE, una soluzione che permette ad un singolo operatore umano di controllare molteplici piattaforme simultaneamente.

General Atomics, nel proprio comunicato, ha confermato che l’XQ-67A (in foto) rivelato nel febbraio scorso come soluzione per il programma parallelo Off-Board Sensing Station (OBSS) è anche da considerarsi il prototipo della soluzione CCA. L’XQ-67A è un drone monomotore a turbogetto, con design con caratteristiche a bassa osservabilità e presa d’aria dorsale, con carrello triciclo tradizionale. Dalle immagini non è chiaro se una stiva per armamenti sia effettivamente parte del design. Potrebbe avere un piccolo armamento aria-aria, magari un paio di missili.

L’XQ-67A sembra discendere dai design di massima promossi da General Atomics come “famiglia GAMBIT”, concepita internamente. La famiglia di droni GAMBIT si basa sul riutilizzo di una base hardware e software comune, applicata a diverse fusoliere e pacchetti di sensori e armi. Il “core” di Gambit è uno chassis di base completo di carrello, avionicabase e altre componenti essenziali che possono essere comuni anche per velivoli con missioni diverse. Questo “core” rappresenta circa il 70% dei costi ricorrenti, che GA-ASI intende minimizzare.

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 16/24 in uscita oggi.

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