Dopo un biennio di feroci negoziazioni, tira e molla, minacce reciproche, ecc. Francia e Germania hanno trovato un’intesa per il programma del futuro carro da combattimento – MGCS (Main Ground Combat System) – dando il via alla Fase 1A.

L’accordo, firmato dai 2 Ministri della Difesa, Sébastien Lecornu e Boris Pistorius, parte dai requisiti operativi e dovrebbe nelle intenzioni spianare la strada alla necessarie intese industriali, portando alla firma del contratto per lo sviluppo dei dimostratori entro l’anno.

Per il momento sono state individuate 8 aree di sviluppo, ciascuna delle quali sarà di responsabilità di una singola azienda, massimo 2, con l’obbiettivo di mantenere complessivamente per il programma lo share del 50/50. Le 8 aree in questione sono: piattaforma, potenza di fuoco “tradizionale”, potenza di fuoco “innovativa”, connettività, sensori, simulazione, protezione e infrastrutture.

Per quanto riguarda l’ingresso di altri Paesi, bisognerà aspettare a questo punto la firma dei contratti. Ricordiamo che l’Italia è formalmente osservatore del programma dall’estate 2022. E' chiaro che questo è un dossier molto caldo per il nostro Paese, che richidede un'approfondita valutazione circa le reali opportunità e convenienza di entrare in un programma già definito da un punto di vista dei requisiti e degli apporti industriali. L'Italia già oggi è impegnata in un profondo processo di potenziamento della componente corrazzata, tanto con il programma di acquiszione dei LEOPARD 2A8IT (di cui parleremo più in dettaglio domani) quanto con il programma per la nuova famiglia di sistemi da combattimento cingolati per la fanteria AICS (programma per il quale a breve il CIO dovrebbe indicare il o i partner).

Ulteriori dettagli su Risk&Strategy WEEKLY 16/24 in uscita venerdì 3 maggio.

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