RIVISTA ITALIANA DIFESA
L'MBT nel fuoco indiretto - Arma della disperazione o carta vincente? 24/04/2024 | Mattia Bevilacqua

Il conflitto Russo-Ucraino in corso ha mostrato nuovamente, dopo decenni, l’impiego massiccio della componente pesante terrestre delle Forze Armate di entrambi gli schieramenti.

In tale contesto, la Russia ha messo in campo migliaia di veicoli corazzati, che all’inizio dell’invasione hanno costituito la punta di lancia delle unità di manovra. Contro di esse, si sono però rivelate decisamente efficaci le moderne tattiche messe in atto dall’Ucraina (grazie anche al sostegno di gran parte dei Paesi occidentali): in particolare il massiccio impiego di missili portatili controcarro e la combinazione di droni e artiglieria (con munizionamento guidato e non).

Frenato lo slancio iniziale dei primi mesi, gli attacchi diretti di colonne corazzate russe contro le linee ucraine sono stati sempre più rari... ma i carri armati russi non sono stati ritirati dal campo di battaglia, anzi!

Negli ultimi tempi, tra le unità corazzate di entrambi gli schieramenti si sta assistendo alla ricomparsa di una tattica considerata da tempo superata, in particolare nelle dottrine delle Forze Armate occidentali: l’impiego dei carri armati in azioni di fuoco indiretto, come unità di artiglieria.

Da una rapida ricerca in rete, emergono numerosi riferimenti di carri armati russi e ucraini, spesso obsoleti, impiegati in attività di questo tipo.

Esiste addirittura un video nel quale un carro armato russo (in postazione fissa, forse già abbandonato dall’equipaggio) viene colpito da un T-64BV ucraino da una distanza di ben 10,6 km, grazie all’impiego di un drone in funzione di spotter…e al consumo di ben 20 colpi da 125 mm!

Particolarmente interessante è anche la notizia di maggio 2023 che segnalava la riattivazione di una compagnia di carri T-54B e T-55 da parte delle forze russe, specificatamente per questo ruolo: i carri sono stati addirittura assegnati ad un reggimento d’artiglieria operante nel sud dell’Ucraina, con un equipaggio ridotto a 3 componenti (rispetto ai 4 standard), alla luce della riduzione dei compiti da svolgere.

Ancor più recente è la notizia, pubblicata a gennaio 2024 su alcuni siti specializzati, relativa all’impiego di veicoli IFV russi del tipo BMP-3 per il supporto alle unità di fanteria nei pressi della città di Kupyansk mediante fuoco prevalentemente indiretto, impiegando il cannone da 100mm da posizioni protette per colpire obiettivi a distanze anche di oltre 4 km.

L'articolo completo è pubblicato su RID 5/24, disponibile online e in edicola.


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