RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuove mitragliere da 20 e 30 mm da Leonardo 19/04/2024 | Eugenio Po

Ieri 18 aprile Leonardo, presso il suo sito di Brescia, ha presentato ufficialmente una nuova mitragliera da 20 e 2 nuove armi da 30 mm. Si tratta di 3 armi che funzionano ad alimentazione esterna, cioè vengono azionate da un motore elettrico (fanno parte, cioè, della categoria delle “armi elettriche”). La protagonista principale è stata la X-GUN 30 in calibro 30x173 NATO, arma già nota (ne abbiamo già scritto sia sul sito sia su RID), il cui prototipo ha sparato alla nostra presenza, presso nel poligono dell’azienda (un colpo singolo, una raffica da 5 colpi e una da 10 colpi), dando prova della grande maturità del progetto.

Novità assoluta è poi il secondo 30 mm, denominato BLAZE30, e camerato per il 30x113 (la munizione nota anche come ADEN/DEFA usata dall’M-230 dell’elicottero APACHE), che è stata pensata per rimpiazzare la Browining M-2HB in molti ruoli (tra cui l’anti drone) e su molti veicoli (potrà andare sulla LIONFISH ULTRALIGHT navale e sulla HITROLE Light terrestre). Le 2 armi da 30 mm condividono il medesimo principio di funzionamento, incentrato sull’impiego di una camma a tamburo tramite la quale il moto rotatorio (del motore elettrico) viene trasformato in moto lineare alternato (del gruppo otturatore).

Infine, la terza arma è denominata GATLING20 poiché è appunto un’arma di tipo Gatling a 3 canne rotanti camerata per il classico 20x102: si tratta in pratica della concorrente dell’M-197B statunitense.

L’X-GUN 30 e la GATLING20 sono ad uno stadio avanzato di sviluppo, con i prototipi che hanno già sparato molti colpi, mentre lo sviluppo della BLAZE (in 30x113) è un po’ più “indietro”.

Per l’X-GUN 30 è anche in sviluppo un munizione ABM (Air Bursting Muntion) nazionale, sulla quale sta lavorando KNDS Ammo Italy (l’ex Simmel) nell’ambito di accordi tra Leonrado e KNDS: l’arma comunque potrà utilizzare anche le altre munizioni programmabili (disponibili sul mercato).

Benché l’X-GUN 30 e la GATLING20 debbano ancora terminare il loro sviluppo (per esempio per l’X-GUN30 quest’anno sono previsti i test ambientali e gli STANAG 4516), tuttavia sono entrambe già ordinabili. Invece la BLAZE30, invece lo sarà dal 2025. Ancora a proposito di X-GUN30: in ambiente navale l’arma è prevista sulla torre LIONFISH 30, soluzione già contrattualizzata dalla Marina Militare per i pattugliatori PPX. In ambito terrestre, invece, è destinata sia alla torre biposto HITFIST, sia alla torre remotizzata HITFIST UL (Unmanned Light).

Venendo ai dati tecnici, l’X-GUN30, che andrà in concorrenza al BUSHMASTER statunitense e al Mk-30-2 tedesco, ha un peso complessivo di 173 kg ed ha una cadenza di tiro massima di 200 colpi/minuto (cadenza variabile a piacere da colpo singolo – sniper mode – fino, appunto, a quella massima).

La GATLING20 pesa 71 kg ed ha una cadenza di tiro massima di 750 colpi/minuto: valori analoghi dall’M-197B con il vantaggio di essere ITAR FREE e di essere un progetto interamente nuovo, partito dal foglio bianco: quindi ottimizzato in ogni sua parte.

Infine la BLAZE30 pesa 80 kg ed ha una cadenza di tiro massima di 250 colpi/minuto: anche per quest’arma è previsto lo sviluppo, da parte di KNDS Ammo Italy, di una nuova munizione con spoletta programmabile.

Ulteriori dettagli su Risk&Strategy WEEKLY 15/24 in uscita venerdì 26 aprile e su RID 6/24.

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Sopra: l'X-GUN30 nel poligono in galleria dello stabilimento Leonardo di Brescia.

 

Sopra: il prototipo dell'X-GUN30.

 

Sopra: il prototipo della GATLING20.


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