RIVISTA ITALIANA DIFESA
Niger, arrivano gli Africa Corps russi 12/04/2024 | TOMMASO MASSA

Nella giornata di ieri un aereo cargo Il-76 russo è atterrato all’aeroporto di Niamey: a bordo un centinaio di istruttori militari russi appartenenti agli Africa Corps, unità nata lo scorso dicembre per volontà del GRU e del Viceministro della Difesa Yevkurov, luogotenente di Shoigu in Africa e nuovo “padrone” di quello che fu il “mondo” Wagner, e presente anche in Burkina Faso.

Secondo quanto annunciato dal Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria, ovvero la giunta militare che governa il Niger, a bordo del velivolo è arrivato anche un sistema antiaereo di ultima generazione, ma dalle immagini disponibili non è possibile stabilire la veridicità della dichiarazione e, eventualmente, di quale sistema si tratti.

L’arrivo di un contingente militare russo in Niger giunge a circa 2 settimane dalla telefonata tra il Presidente Putin e il Gen. Tiani, avvenuta il 26 marzo, nella quale i 2 interlocutori avrebbero gettato le basi per una “cooperazione strategica e multi-settoriale” tra i 2 Paesi.

Ricordiamo che in Niger è presente anche l’Italia con la missione bilaterale MISIN, che prevede attività di addestramento, formazione, consulenza, assistenza, supporto e mentoring in favore delle Forze di Sicurezza nigerine (Forze Armate, Gendarmeria nazionale, Guardia Nazionale, e Forze Speciali), potenziata lo scorso anno passando da 350 a 500 effettivi (più 100 mezzi terrestri e 5 mezzi aerei). L’Italia partecipa anche alla missione dell’Unione Europea EUMPM Niger (EU Military Partnership Mission in Niger) con 20 effettivi.

Inoltre, tra il 7 e l’8 marzo si sono recati a Niamey il Gen. Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze) e l’Ambasciatore Riccardo Guaraglia, Segretario Generale della Farnesina, per incontrare i vertici nigerini e visitare il contingente nazionale della missione MISIN. Il 28 marzo è stato invece il turno del Direttore dell’AISE, Gen. Giovanni Caravelli.

Ricordiamo pure che il 16 marzo la giunta nigerina ha sospeso gli accordi di cooperazione militare con gli Stati Uniti, che hanno tuttavia una presenza stabile nel Paese, circa 1.000 uomini, e 2 basi attive, la Niger Air Base 201 (nei pressi di Agadez) dalla quale operano UAV MQ-9 REAPER e altri assetti manned e unmanned per attività ISR, e l’Air Base 101, nei pressi di Niamey. Resta dunque da capire cosa faranno gli Americani, per i quali lasciare il Niger, al momento, non sembra un'opzione sul tavolo. Infine, per la giornata di domani è prevista una manifestazione in tutto il Paese contro la presenza militare americana e di tutte le altre forze straniere presenti in Niger, esclusa, a questo punto, la Russia.

Su Risk&Strategy WEEKLY 13/24 appena uscito è disponibile in anteprima il Focus Aree di Crisi “L’evoluzione della crisi in Niger e il suo impatto sul Sahel", che uscirà su RID 5/24 in edicola a fine mese.


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