Durante la notte appena trascorsa i Russi hanno effettuato un attacco combinato con missili e droni contro le infrastrutture energetiche ucraine.

Secondo i dati forniti dall’Aeronautica di Kiev, sono stati impiegati una quarantina di SHAHED-136, quasi tutti intercettati, e una quarantina di missili, tra cui 20 missili da crociera Kh-101/555 (di cui 16 abbattuti), 4 Kh-59 (2 intercettati), 6 Kh-47M2 KINZHAL (8 secondo fonti russe) e 12 S-300 (principalmente contro obiettivi nell’Oblast di Kharkiv).

Proprio Kharkiv è stata una delle aree maggiormente colpite, con esplosioni registrate presso l’impianto di cogenerazione CHP-3, l’azienda Turboatom (specializzata in produzione di turbine a vapore e idrauliche per il settore energetico) e lo stabilimento dell’azienda Malyshev, e con più di 200.000 persone al momento senza elettricità. Nell’Oblast di Leopoli sono invece stati colpiti l’impianto di stoccaggio di gas di Stryi, probabilmente con i KINZHAL, e almeno una sottostazione elettrica nel distretto di Chervonohrad, mentre nella regione di Odessa è stata danneggiata una sottostazione e sembra sia stata colpita anche la zona portuale/industriale di Chornomorsk.

Infine, nell’Oblast di Kiev è stata colpita e risulta al momento in fiamme la centrale termoelettrica di Trypilska (in foto) sul fiume Dnipro, una delle più importanti della regione, che ha subito danni significativi alla sala turbine.

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