RIVISTA ITALIANA DIFESA
La battaglia per Chasiv Yar 09/04/2024 | Igor Markic

Chasiv Yar sta rapidamente diventando uno degli epicentri delle operazioni russe in Ucraina. Vi sono diverse ragioni per questo: il centro abitato si trova praticamente alla periferia di Bakhmut, in una posizione leggermente sopraelevata, ponendo costantemente la conquistata cittadina sotto minaccia; attraverso Chasiv Yar passa un canale che alimenta il rifornimento idrico di Donetsk, mai cessato ma ovviamente mantenuto in attività “a singhiozzo” fin dalla guerra del 2014-2022; la conquista di Chasiv Yar apre la strada alle più o meno vicine Kostyantynivka e Kramatorsk-Slovyansk, l’eventuale conquista delle quali equivarrebbe, in sostanza, alla presa dell’intero Oblast di Donetsk. L’importanza che i Russi stanno assegnando alle operazioni a Chasiv Yar è dimostrata dallo schieramento di unità dall’elevato standard addestrativo quali la 98a Divisione Aviotrasportata dalla Guardia e l’11a Brigata Indipendente d’Assalto Aereo.

Chasiv Yar, d’altro canto, nonostante le sue modeste dimensioni, si sta mostrando un osso duro per i Russi. La zona che le Forze di Mosca stanno da settimane assaltando, corrispondente al quartiere noto come Kanal, separata dal corpo centrale dalla città dal detto importante canale (da cui il nome), è contraddistinta da palazzoni di edilizia popolare intensiva, che gli Ucraini hanno sfruttato come centri di osservazione e di fuoco e che i Russi, in risposta, stanno demolendo a colpi delle temibili (e quasi del tutto incontrastate) UMPK. Al momento le manovre di avvicinamento attraverso la strada che connette Bakhmut a Chasiv Yar (O0506) sono state puntualmente contrastate dalla 5a Brigata d’Assalto ucraina. Nel caso le cose si mettessero male, quest’ultima avrebbe pochi problemi ad arretrare facendo saltare quel vero e proprio choke point dato dal ponte lungo la T0504 a ovest di Ivanivske, che consente l’attraversamento dell’importante canale idrico. Riguardo il quartiere Kanal, analogamente, è assai probabile che, qualora non fosse più difendibile, i 2 ponti che stanno alle sue spalle (in direzione Chasiv Yar) verranno altresì distrutti.

Ma i Russi staranno dunque a questo gioco fondato sull’equazione “contrasto dinamico/distruzione dei ponti”? Tutto sembra suggerire di no.

Proprio per via dei fallimenti delle manovre lungo la O0506, i Russi stanno tentando una sorta di aggiramento a nord di Chasiv Yar in corrispondenza, più o meno, dell’insediamento di Bohdanivka. Nei giorni scorsi alcuni assalti di truppe meccanizzate e corazzate sono stati respinti in quest’area. Tuttavia, dette manovre hanno comunque dimostrato la carenza di campi minati, in particolare lungo la strada O0506, e anche di ostacoli controcarro passivi. È quindi probabile che esse verranno ripetute presto, specialmente vista la diminuita efficacia dei droni FPV ucraini a causa di un crescente schieramento di dispositivi di guerra elettronica nell’area da parte dei Russi. Il problema non impatterebbe più di tanto, qualora gli ucraini disponessero di sufficiente munizionamento di artiglieria. Inoltre, altre carenze stanno affliggendo le truppe ucraine (in questo caso principalmente la 67a e la 42a brigate meccanizzate, e la 241a Brigata della Difesa Territoriale) schierata a difesa di Chasiv Yar. Una delle più importanti è data dalla difesa contraerea, anche in termini di semplici MANPADS. Certamente, essi non potrebbero fare molto né contro le UMPK, né nei confronti delle rispettive piattaforme di rilascio (Su-35), ma contro i Su-25 sì, visto che almeno 4 di essi negli ultimi giorni sono stati impiegati impunemente in missioni CAS (Close Air Support) in appoggio alle colonne meccanizzate, attraverso il lancio di razzi, lo sganciamento di ordinario armamento di caduta, e anche qualche passaggio di strafing.

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(In foto: vista aerea del quartiere Kanal, sostanzialmente distrutto, con Chasiv Yar visibile sullo sfondo).


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