I Russi continuano ad avanzare nel settore di Avdiivka e in quello di Bakhmut, seppur lentamente e al costo di notevoli perdite di uomini e di mezzi, mentre gli Ucraini cercano di tenere la linea del fronte e si stanno concentrando su strike a lungo raggio contro la Crimea e contro raffinerie, aeroporti e depositi di carburante in territorio russo.

Nel settore di Avdiivka, dopo aver conquistato Tonenke, le forze di Mosca, durante l’ultima settimana di marzo, si sono spinte ulteriormente in direzione sudovest e in direzione ovest (verso Umanske), e sono avanzate anche tra Tonenke e Orlivka (e da quest’ultima in direzione nordovest). In particolare, il 31 marzo i Russi hanno effettuato un massiccio attacco meccanizzato (in foto) verso Umanske con più di 20 carri e una quindicina di BMP, respinto dagli Ucraini con l’utilizzo di droni FPV, armi controcarro e (poca) artiglieria: circa 10 MBT e 7-8 BMP sono stati distrutti o gravemente danneggiati. L’ennesima prova che la trasparenza del campo di battaglia, unita all’impiego di droni FPV, team controcarro e artiglieria guidata da UAV, rende pressoché impossibile effettuare manovre meccanizzate complesse senza subire ingenti perdite.

Tra il 27 e il 31 di marzo le truppe russe sono avanzate leggermente anche a Berdichy, dove ormai la porzione meridionale del villaggio è in mano russa, mentre il 2 aprile sono entrate nella parte sud di Semenivka lungo la O0542. Semenivka, ricordiamo, rappresenta al momento la prima linea di difesa ucraina nel settore di Avdiivka, mentre le forze di Kiev stanno cercando di costruire nuove linee e postazioni difensive alle spalle di essa per “indurire” il fronte.Novità anche dal settore di Bakhmut, dove i Russi nel corso dell’ultima settimana di marzo sono avanzati verso Chasiv Yar lungo la O0506 e hanno raggiunto la periferia est della città, verso Ivanivske, e a sud di quest’ultima, dove, negli ultimi 3 giorni, le forze di Mosca sono entrate nella parte meridionale, e da lì stanno spingendo verso la strada T0504 che collega Ivanivske a Kostyantynivka passando per Stupochky. Infine, la pressione russa sta aumentando anche nel settore di Siversk (rimasto piuttosto “silente” negli ultimi mesi), in particolare nei pressi di Bilohrivka (Oblast di Lugansk), con una leggera avanzata delle forze di Mosca a sud della cava di gesso, e nell’area tra Vesele e Berestove, anch’essa interessata da piccole avanzate delle forze di Mosca.

Veniamo ora all’analisi degli attacchi in profondità. Per quanto riguarda i Russi, abbiamo già ampiamente descritto e analizzato i raid contro le infrastrutture energetiche del 22 e 29 marzo e l’attacco contro Kiev del 25 marzo. Gli Ucraini hanno invece aumentato gli attacchi con droni contro le raffinerie e i depositi di carburante in territorio russo e continuano a colpire obiettivi in Crimea.

Secondo fonti russe, nel mese di marzo sono stati ben 15 gli strike contro infrastrutture petrolifere in territorio russo, in aumento rispetto ai 9 di febbraio, mentre ad aprile si sono già registrati 2 attacchi in pochi giorni. 

Infine, la scorsa notte le forze di Kiev hanno attaccato con droni suicidi le basi aeree di Engels (Oblast di Saratov), Yeysk (Oblast di Krasnodar), e Morozovsk (Oblast di Rostov), con quest’ultima che sembrerebbe essere stata l’obiettivo principale dell’attacco. Nei video presenti in rete si può vedere un’intensa attività della contraerea e si distinguono almeno un paio di esplosioni al suolo, ma per effettuare una valutazione accurata sarà necessario attendere le immagini satellitari, disponibili verosimilmente a partire da domani. Vale però la pena sottolineare come a Morozovsk siano schierati numerosi Su-34 (circa 25), i vettori delle bombe plananti UMPK, che stanno rappresentando una vera e propria spina nel fianco per gli Ucraini.

L'articolo completo, con tutti i dettagli sugli attacchi ucraini contro le raffinerie in territorio russo e obiettivi in Crimea, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 12/24 in uscita oggi.

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