RIVISTA ITALIANA DIFESA
La Francia accelera sull’economia di guerra ed è pronta a requisire gli impianti industriali 26/03/2024 | Pietro Batacchi

Importanti dichiarazioni quelle fatte oggi in conferenza stampa dal Ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, sulla grande questione degli attuali gap dell’industria europea nella produzione di sistemi d’arma e munizionamento.

Il Ministro, infatti, ha affermato chiaramente che, per fronteggiare le correnti necessità, determinate dall’Ucraina, ma non solo, la Francia potrebbe anche ricorrere come estrema ratio ai poteri di requisizione di stabilimenti e capacità industriali. In ogni caso, Parigi è decisa ad imporre delle priorità alle aziende per accelerare la produzione di armamenti, stante la stringente necessità di potenziare il supporto a Kiev e rafforzare il fianco est della NATO. Dichiarazioni molto forti, ma che sono in linea con quanto affermato da tempo dal Presidente Macron sull’”economia di guerra”, necessaria per far fronte agli attuali scenari.

Lecornu ha aggiunto che gli stock, in particolare quelli relativi ad artiglieria e sistemi contraerei, sono sotto pressione – anzi, in diversi casi sono ormai esauriti – ragion per cui la Difesa francese è pronta a imporre alle aziende le priorità da dare all’evasione degli ordini, citando per la precisione il caso di MBDA e dei missili ASTER, impiegati estesamente in Ucraina e nel Mar Rosso. In quest’ultimo caso Lecornu ha affermato che le navi francesi hanno lanciato contro i missili e i droni degli Houthi già 22 ASTER.

Il Ministro ha poi affermato che la Francia ha fornito a Kiev da inizio guerra solo 30.000 proietti da 155 mm (ai ritmi russi attuali 3 giorni di consumo…) e che l'obbiettivo per il 2024 è produrre 100.000 proietti, di cui 80.000 per l’Ucraina, anche attraverso il riciclo di munizionamento vecchio.

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