RIVISTA ITALIANA DIFESA
Le prime perdite dei carri ABRAMS ucraini e il punto su logistica e mantenimento 13/03/2024 | Igor Markic

Ancora non è chiaro se dei 31 ABRAMS consegnati all’Ucraina, sono 3 o 4 quelli perduti. A noi risultano per certi i seguenti:

• 26 febbraio, carro danneggiato con esplosione del comparto munizioni a seguito di un impatto sul cielo della torretta di un FPV PIRANHA 10 armato di una testata PG-7V, e poi abbandonato;

• 2 marzo, carro perduto assieme a un prezioso veicolo per il genio M1150 Assault Breacher, derivato dall’ABRAMS (dei quali sono stati consegnati 6 esemplari, con uno già perso il 21 febbraio quasi alla periferia di Avdiivka). L’ABRAMS in questione è saltato su una mina, e poi distrutto da un drone dopo essere stato abbandonato dall’equipaggio. Non è escluso che l’M110 sia andato perduto nel mentre cercasse di soccorrere il carro;

• 3 marzo, carro distrutto da un ATGM di imprecisato modello.

Il quarto, del quale ancora non vi è conferma certa, sarebbe stato perduto il 10 marzo, a seguito di colpi di RPG di ignoto modello, e comunque dopo che il carro sarebbe stato immobilizzato da un FPV. Tutti i mezzi appartengono alla 47° Brigata Meccanizzata, e sono stati ingaggiati in aree attorno ai villaggi di Berdychi e Stepove, a nord-ovest di Avdiivka. Detta unità, in passato equipaggiata con M-55S sloveni e LEOPARD 2, è stata ridispiegata sul fronte di Avdiivka quando questa stava per cadere, e ha sinora svolto un ruolo essenziale nell’impedire sostanziali ulteriori avanzate russe. Gli ABRAMS, in tal senso, sono stati molto apprezzati per via delle loro avanzate ottiche di tiro notturne, cosa che ha consentito di non dare quartiere alle controparti russe. Tutti i carri appartengono alla serie M1A1 SA (Situational Awareness), dotata di elementi di corazzatura in tungsteno (invece di quella DU) e di corazza reattiva M-19 sui fianchi dello scafo (non installata su tutti gli esemplari consegnati). Probabilmente, fossero stati dotati di gabbie di protezione aggiuntive e magari anche di qualche apparato per il jamming anti-drone ravvicinato, qualcuno dei detti ABRAMS in questione sarebbe potuto sopravvivere. Fatto sta che non si vede alcuna prospettiva in termini di rimpiazzi per i carri perduti. Documenti ufficiali americani, anzi, mettono seriamente in discussione la sostenibilità manutentiva della flotta ucraina (come già accaduto per LEOPARD 2 e CHALLENGER 2) in assenza di una ripresa degli aiuti USA calibrati con un vero e proprio piano di supporto logistico a lungo termine. È noto come l’Ucraina stia da mesi facendo tentativi di ottenere M1A1 australiani (che verranno rimpiazzati dagli M1A2), sinora non andati a buon esito (si tratterebbe di un’opzione, comunque, molto complessa da attuare).


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