RIVISTA ITALIANA DIFESA
Leonardo, presentato il Piano Industriale 2024-2028 12/03/2024 | Pietro Batacchi

L’AD di Leonardo Roberto Cingolani ha presentato oggi alla comunità degli investitori internazionali e alla stampa i dettagli del Piano Industriale 2024-2028, all’insegna del motto quanto mai attuale della“pace deve essere difesa”. La presentazione di Cingolani è partita da un’analisi di scenari sempre più conflittuali, caratterizzati da una crescita sostenuta delle spese militari - +4,5% da qui al 2028 tra i Paesi europei membri della NATO - e dal radicale cambiamento che, come dimostrato dai recenti conflitti, a cominciare dall’Ucraina, sta interessando il “warfare”. Un cambiamento che passa attraverso i concetti dell’interoperabilità multidominio, del comando e controllo distribuito, dell’architettura “system of systems”, dei sistemi autonomi, ecc. Concetti ancora in buona parte in divenire il cui completo sviluppo dipende da tecnologie abilitanti, quali: il continuum digitale, il cloud, il computing power, le comunicazioni resilienti a banda larga, i satelliti e sensori, il digital twin e, come elemento “orchestrante” rispetto a tutti gli altri, l’AI. Come sottolineato da Cingolani, Leonardo ha tutti questi abilitanti nel suo portafoglio; una realtà che si riflette, e si rifletterà sempre di più, nella strategia industriale e nei prodotti, tanto per quanto riguarda la loro progettazione – per esempio, tutti i prodotti di Leonardo saranno “cyber-sicuri by design” e sempre di più concepiti “prima” in un gemello digitale – quanto per ciò concerne il loro supporto in servizio e la loro sostenibilità. In questo quadro, le 2 linee guida strategiche del Piano risiedono nel rafforzamento del core business, e nell’innovazione e digitalizzazione dei processi e dei prodotti. Nel primo caso, l’obiettivo è quello di razionalizzare ed ottimizzare il portafoglio prodotti e di stringere partnership e alleanze. A tal proposito, rispondendo alle domande degli analisti, Cingolani ha confermato che al momento sono in corso dei colloqui con Fincantieri per sviluppare la cooperazione e le sinergie nel settore subacqueo, mentre ha negato discussioni circa le voci su un possibile acquisto di IDV. Per quanto riguarda, invece, l’innovazione e la digitalizzazione, lo scopo dell’azienda è focalizzare le spese di R&D su tecnologie altamente innovative e rendere l’azienda sempre più multidominio e ispirata, nei meccanismi e nei processi, a una spinta digitalizzazione. In pratica l’obbiettivo è passare dall’attuale struttura aziendale ad un nuovo “ambiente” cross-divisional e multi-domain alimentato dal “digital conntinuum”. Gli obiettivi economico-finanziari del Piano Industriale sono molto ambiziosi. L’azienda punta a 22,6 miliardi di ordini complessivi nel 2028, rispetto ai 18,7 miliardi attuali e ai 19,5 miliardi della guidance 2024, e a raddoppiare il flusso di cassa dai 652 milioni di euro di oggi (con una guidance 2024 di 770 milioni) a 1,35 miliardi di euro entro la fine del Piano, con un portafoglio prodotti atteso nel 2028 a ben 50,9 miliardi di euro (dagli attuali 41 miliardi). Vale la pena sottolineare, come evidenziato sempre da Cingolani, che alla fine del Piano il 70% degli ordini arriverà da prodotti proprietari rispetto all’attuale 30% Anche in termini di ricavi è previsto un significativo incremento: si passa dai 16,8 miliardi di euro indicati nella guideline 2024 (16 miliardi quest’anno), a 21,3 nel 2028. Stesso discorso per la redditività, con un EBITA atteso nel 2024 a 1,44 miliardi e, per il 2028, previsto a 2,5 miliardi di euro, con un eccellente margine dell’11,5%. Analisi, dettagli e approfondimenti su RID 5/24.


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