
Nel presente articolo cercheremo di analizzare le operazioni militari del secondo anno di Guerra (24 febbraio 2023-24 febbraio 2024), con particolare attenzione alle 2 fasi che lo hanno caratterizzato, la battaglia di Bakhmut e la controffensiva ucraina, e alla cosiddetta “deep battle” (gli attacchi in profondità, vero e proprio leitmotiv di questo secondo anno di ostilità).
La battaglia di Bakhmut
Dopo aver conquistato Soledar a metà gennaio 2023, le forze russe hanno concentrato i propri sforzi sulla città di Bakhmut, una decina di chilometri più a sud. I Russi hanno attaccato inizialmente da nord, prendendo il controllo prima di Blahodatne e Krasna Hora (rispettivamente il 7 e l’11 febbraio 2023), a nord di Bakhmut lungo la T0513 che collega la stessa a Siversk, per poi attraversare l’autostrada M03 e conquistare Yiahidne e Berkhivka (periferia nordovest di Bakhmut) e spingere su Dubovo-Vasylivka (2,5 km a ovest di Berkhivka) e su Bohdanivka (5 km a ovest di Yahidne). Quasi contemporaneamente, intorno a fine febbraio, le forze di Mosca sono avanzate anche nel settore sud della città, raggiungendo Ivanivske e minacciando la strada T0504 Bakhmut-Kostyantinivka e la O0506 Chasiv Yar-Bakhmut (via Khromove), mettendo in difficoltà la logistica ucraina in questo settore. In questa fase, il Comando ucraino ha deciso di tentare, nonostante la situazione tattica e operativa non fosse favorevole, la difesa di Bakhmut “a oltranza”, utilizzando un elevato numero di uomini in quello che è stato battezzato come “il tritacarne di Bakhmut”. Tale decisione, come vedremo, è una delle probabili cause del ritardo della controffensiva estiva ucraina, inizialmente attesa in primavera, e forse anche del suo fallimento…
L’articolo completo è pubblicato su RID 3/24, disponibile online e in edicola.