L’Italia è ora autorizzata all’acquisto di fino a 173 ordigni Small Diameter Bomb 2 GBU-53/B STORMBREAKER (in foto) e 14 simulacri strumentati Captive Carry Reliability Tests (CCRT). Questo totale è stato raggiunto attraverso 3 diverse richieste Foreign Military Sales (FMS), almeno una delle quali risale alla prima parte del 2023, se non a prima. Non c’era stata notizia delle prime 2 richieste (almeno una delle quali già anche approvata) poiché il valore era troppo piccolo per far scattare l’obbligo di notifica al Congresso e, di conseguenza, la pubblicazione.

Si trattava infatti di 24 ordigni e 4 CCRT; seguiti da una seconda richiesta con numeri quasi identici: 24 All Up Rounds e 2 CCRT. L’ultima richiesta, ora approvata cumulativamente con le precedenti, è per 125 ordigni e 8 CCRT, portando quindi ad un totale di 173 bombe, ovvero l’equivalente di 43 rack quadrupli BRU-61/A con carico completo e una singola bomba extra, forse destinata ad un tiro di qualifica. Il valore complessivo stimato è di 150 milioni di dollari.

Per quanto riguarda invece il missile AMRAAM C8, ovvero il più moderno mark di AIM-120 pienamente autorizzato all’esportazione, l’Italia è ora autorizzata all’acquisto di fino a 24 missili, per un valore stimato di 69,3 milioni. Anche in questo caso si tratta di multiple richieste ora raggruppate: ne erano stati richiesti inizialmente solo 12, per un valore insufficiente a rendere obbligatoria la notifica pubblica.

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