RIVISTA ITALIANA DIFESA
Gli Ucraini affondano un’altra nave da sbarco russa, ma le forze di Mosca tagliano in 2 Avdiivka 14/02/2024 | Pietro Batacchi

Ultimi giorni caldissimi nella Guerra in Ucraina. È di stamattina la notizia che gli Ucraini hanno affondato un’altra nave da sbarco russa classe ROPUCHA, la CAESAR KUNIKOV, al largo della costa meridionale della Crimea. Curiosamente, Tsezar (Caesar) Lvovich Kunikov, Ufficiale sovietico da cui prende il nome la nave, è morto proprio il 14 febbraio del 1943.

Un altro colpo durissimo alle capacità ed al prestigio della Flotta russa del Mar Nero. Al momento restano in servizio solo 3 navi classe ROPUCHA (delle 6 presenti in Mar Nero a inizio Guerra), fondamentali per il supporto logistico e il rifornimento tanto della stessa Crimea dalla Russia quanto delle forze russe che combattono nel “corridoio” che unisce la Penisola occupata nel 2014 con il Donbas.

L’affondamento è stato causata da un attacco condotto con barchini suicidi non pilotati comandati a distanza MAGURA V5; l’ennesima testimonianza dell’efficacia di questa tattica e di quanto si sia in presenza di una nuova minaccia assolutamente letale per le unità di superficie. Come altre volte in passato si è trattato di un attacco combinato, che ha coinvolto anche droni aerei, e che ha potuto beneficiare dell’attività di ricognizione e intelligence da parte degli assetti NATO costantemente in volo nell’area, alla ricerca di “buchi” nella bolla russa dove vengono poi “infilati” i droni di Kiev. Nel complesso si tratta di una strategia di “contro-bolla” che gli Ucraini impiegano da mesi e che si è dimostrata molto efficace, prima nel negare il sea control russo in ampie porzioni di Mar Nero e poi nel limitarne al minimo le attività.

Sul campo, nel frattempo, si fa critica la situazione della guarnigione ucraina che combatte nella strategica Avdiivka (Donetsk). Ieri, le forze di Mosca, come confermato stamani anche da account Telegram filo-ucraini, avrebbero preso il controllo della principale arteria di rifornimento che collega il sud e il nord della città, tagliandola di fatto in 2. Il Comando ucraino, nel tentativo di sbloccare la situazione, ha trasferito nel settore la 3ª Brigata d’Assalto AZOV, ma un punto di concentrazione della grande unità nell’area di Selydove, circa 35 km a ovest di Avdivka, sarebbe stato attaccato dai Russi con missili ISKANDER caricati con testate clusterizzate e bombe a guida satellitare lanciate da aerei. Fonti filo-ucraine non confermano, ma, tramite alcune geolocalizzazioni, siamo in grado di confermare che una serie di strike nell’area ci sono effettivamente stati.

Mappa di Avdiivka il 14 febbraio 2024 (Fonte: Deep State UA)

Fotogramma del video dell'attacco con USV contro la CAESAR KUNIKOV (Fonte: Canale Telegram ufficiale dell'Intelligence Militare Ucraina)

Foto di uno degli edifici colpiti e Selydove. (Fonte: Canale 24)

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