RIVISTA ITALIANA DIFESA
Medioriente, l’attacco iraniano in Pakistan e la risposta di Islamabad 19/01/2024 | Carolina Paizs e Tommaso Massa

La portata geopolitica delle ostilità in Medioriente sembra continuare a espandersi. A seguito dell’attacco condotto dai Pasdaran contro obiettivi nel governorato di Erbil (nel Nord dell’Iraq) e a Idlib (in Siria) lo scorso 16 gennaio, nella stessa giornata l’Iran ha effettuato degli attacchi con missili balistici (e, sembrerebbe, anche droni suicidi) contro diverse località nei pressi della città di pakistana di Panjgur, nella regione del Belucistan, a una settantina di km dal confine con l’Iran.

Secondo una dichiarazione rilasciata dai Pasdaran, l’attacco ha colpito 2 siti utilizzati come Quartier Generale da Jaish ul-Adl, classificato come gruppo terroristico sunnita anti-iraniano da Teheran (e non solo, anche da Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti), che opera in questa zona del Pakistan dal 2012. Inoltre, il giorno successivo alcuni miliziani del gruppo terroristico Jaish ul-Adl hanno effettuato un’incursione nel territorio iraniano e hanno assassinato 3 membri del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, tra cui il Colonnello Hossein Ali-Javadanfar, presumibilmente in risposta all’attacco del 16 gennaio di cui sopra.

La reazione di Islamabad è invece arrivata la notte successiva, tra il 17 e il 18 gennaio: l’Aeronautica Pakistana ha condotto attacchi aerei e con droni in 6 (alcune fonti, riportano 7) località limitrofe alla cittadina iraniana di Saravan, a una cinquantina di km dal confine con il Pakistan, nella provincia del Sistan e Belucistan. Inizialmente, sembrava che l’attacco fosse stato diretto contro la base dei Pasdaran nella zona, ma quest’informazione è stata smentita: l’operazione, denominata MARG BAR SARMACHAR, a detta del Ministero degli Affari Esteri di Islamabad, era invece specificamente mirata contro 2 campi utilizzati dal gruppo separatista del Fronte di Liberazione Nazionale del Belucistan (in foto uno dei 2 campi colpiti), il quale, tramite un comunicato, ha promesso rappresaglie.

I reciproci raid tra Islamabad e Teheran potrebbero sembrare un’ulteriore ramificazione della Guerra iniziata in Medioriente con l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre. Tuttavia, nel complesso, possiamo azzardarci a fare una breve considerazione. Quella pakistana è stata, sostanzialmente, una risposta simmetrica all’operazione iraniana: così come Teheran ha attaccato un gruppo terroristico presente sul territorio nazionale della controparte, Islamabad ha reagito in maniera analoga nel tentativo, presumiamo, di evitare un’ulteriore escalation. Le relazioni tra i 2 Paesi infatti, prima di questi ultimi episodi, potevano definirsi sostanzialmente buone e nessuna delle 2 parti avrebbe interesse a continuare le ostilità.

Ulteriori dettagli su Risk &Strategy WEEKLY 2/24 in sucita oggi.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE