RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, il punto sulla campagna aerea russa 12/01/2024 | TOMMASO MASSA

Nel corso degli ultimi 20 giorni in Ucraina abbiamo assistito ad un escalation negli attacchi russi con missili e droni contro le infrastrutture civili e militari ucraine. Basti pensare che dalla notte di natale ad oggi solo il 3, 4 e 6 gennaio non si sono verificati attacchi aerei da parte della Russia.

Più in dettaglio, 2 massicci raid sono stati condotti contro la capitale Kiev (ma sono stati bersagliati anche altri Oblast), rispettivamente il 29 dicembre (il più grande attacco aereo russo dall’inizio della Guerra) e il 2 gennaio. Nelle altre occasioni, invece, sono stati bersagliati principalmente gli Oblast di Mykolaiv, Zaporizhizhia, Kherson, Dnipro, Odessa, Khmelnitsky e Kirovohrad, con numerosi attacchi con UAV SHAHED-136 anche in prossimità della linea del fronte. Ultimo attacco consistente in ordine di tempo è stato quello dell’8 gennaio, che a differenza dei precedenti ha visto impiegare un numero ridotto di UAV (8, tutti abbattuti) a fronte di un cospicuo numero di missili: 24 missili da crociera Kh-101/555/55 (18 abbattuti, 75%), 7 S-300 in modalità sup-sup, 4 missili aerobalistici Kh-47 KINZAL, 8 missili da crociera antinave Kh-22, 6 missili balistici ISKANDER-M e 2 missili antiradiazioni Kh-31P.

L’attacco del 29 dicembre (iniziato in realtà intorno alle 22:00 del 28 dicembre) e quello del 2 gennaio (entrambi già descritti in dettaglio da RID), insieme all’attacco dell’8 gennaio, ci permettono di fare alcune considerazioni.

In primo luogo, da un analisi degli attacchi emerge come le performance della Difesa aerea ucraina vadano peggiorando attacco dopo attacco: basti pensare che il rateo di intercetto dei missili da crociera Kh-101/555/55 è passato dal 96% del 29 dicembre, all’84% del 2 gennaio, e, infine, al 75% dell’8 gennaio. In seconda battuta, sono sempre più evidenti i limiti delle difese aeree ucraine contro i missili balistici, anche S-300, che “bucano” sistematicamente la “bolla” AD ucraina, eccezion fatta per Kiev, dovo sono schierati i sistemi SAM PATRIOT, gli unici in grado di intercettare efficacemente tali missili.

L'articolo completo è pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 1/24 in uscita oggi.

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