
Arrivano conferme sui primi casi di impiego da parte dei Russi di missili balistici tattici di produzione nordcoreana per l’attacco ad obbiettivi in Ucraina. Dopo l’uscita in tal senso del Capo della Comunicazione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale americano John Kirby, che aveva parlato d’impiego di tali missili negli attacchi del 30 dicembre e del 2 gennaio, sui blog e sui canali Telegram russi sono iniziate ad apparire le prime foto. In particolare si tratterebbe di missili balistici tattici a propellente solido KN-23, missili nella categoria dell’ISKANDER, con una discreta precisione ed un profilo terminale “pull-up”, di cui ne esiterebbero almeno 4 varianti, e KN-24, sempre a propellente solido, ma nella categoria dell’americano ATACMS. Ordigni con un range compreso tra i 350 km e i 700 km, a seconda delle versioni (e delle fonti) I missili nordcoreani fanno parte di un pacchetto di assistenza negoziato dal Cremlino e da Pyongyang la scorsa estate comprendente anche oltre un milione di proietti di artiglieria; proietti che le forze di Mosca già impiegano dallo scorso mese di novembre. In cambio, la Corea del Nord dovrebbe ricevere dalla Russia assistenza per il suo programma spaziale e nucleare, ma non è da escludere la fornitura di sistemi d’arma più complessi come caccia ed elicotteri da combattimento. La disponibilità di questi missili balistici di fatto rafforza il potenziale missilistico offensivo delle Forze russe che da dicembre sono tornate a colpire massicciamente in profondità in territorio ucraino, in particolare obbiettivi legati all’apparato industriale e logistico di Kiev: chiaramente, più aumenta il numero di missili, e dunque di bersagli, più la contraerea ucraina fa fatica e viene sovraccaricata, considerando anche la riduzione delle forniture di armamenti occidentali avvenuta negli ultimi mesi e lo stallo al Congresso americano sui nuovi aiuti. Del resto, questa si conferma una guerra ad alta intensità e di lunga durata che consuma enormi risorse in termini umani e economico-industriali.
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