RIVISTA ITALIANA DIFESA
Israele, varato il primo pattugliatore tipo SHALDAG Mk V 12/12/2023 | Michele Cosentino

Nel corso di una cerimonia svoltasi il 5 dicembre nello stabilimento industriale Israel Shipyards, è stato varato il primo pattugliatore tipo SHALDAG Mk V destinato alla Marina Israeliana: l’unità è stata realizzata grazie alla collaborazione fra l’azienda e gli enti tecnico/operativi della Marina, prendendo come base il progetto delle analoghe unità già realizzate per la Marina delle Filippine.

Gli SHALDAG Mk V israeliani differiscono da quest’ultime perché dotati di una tuga priva di sfinestrature, sormontata da una struttura rotante circolare per la condotta della navigazione e altri scopi: questa configurazione non porta a escludere che le unità possano operare anche a controllo remoto e che la predetta tuga sia corazzata per proteggerne gli occupanti.

Ultima evoluzione di una famiglia di pattugliatori in scafo d’alluminio che ha già avuto successo nel mercato delle esportazioni, le SHALDAG Mk V hanno una lunghezza fuori tutto di 32,65 m, una larghezza massima di 6,2 m e un dislocamento di circa 95 t. La velocità massima è intorno ai 40 nodi, con un’autonomia 1.000 miglia a 12 nodi. L'’armamento di queste nuove unità israeliane si articolerà su una postazione prodiera a controllo remoto TYPHOON con una mitragliera da 25 mm, una poppiera, anch’essa remotizzata, con mitragliatrice M2 da 12,7 mm e 2 mitragliatrici di pari calibro a comando manuale, collocate ai lati della sovrastruttura. È inoltre ipotizzabile l’imbarco di un sistema missilistico N-LOS (Non-Line Of Sight) per missili Rafael SPIKE, ossia ordigni con prestazioni che garantiscono flessibilità d’ingaggio contro diversi tipi di bersagli.

Caratterizzate da un elevato rapporto fra potenza di fuoco e dislocamento, le SHALDAG MK V sono state concepite tenendo anche conto di passate esperienze di combattimento contro Hamas: dotate di un elevato livello di manovrabilità e tenuta al mare, esse sono dunque proficuamente impiegabili per il pattugliamento e la sorveglianza di aree marittime costiere e della Zona Economica Esclusiva di Tel Aviv, anche in funzione deterrente e ampliando così la gamma di opzioni a disposizione della Marina Israeliana.

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