
Lo scorso 4 dicembre, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, e il Capo di Stato Maggiore della Swedish Air Force, Maggiore Generale Jonas Wikman, hanno siglato in via telematica un accordo relativo all’addestramento dei piloti militari svedesi in Italia.
Il documento, di durata decennale, prevede l’invio di oltre 100 allievi e di una decina di piloti istruttori, che saranno inseriti nei diversi cicli delle attività addestrative. In particolare, un primo gruppo di piloti svedesi raggiungerà, già a gennaio 2024, la base di Galatina (Lecce), sede del 61° Stormo, dove avverrà il primo iter di addestramento di livello basico (le Fasi 2 e 3 dell’iter addestrativo). Una volta conclusa la 1aFase, i piloti militari saranno trasferiti presso il 212° Gruppo IFTS (International Flight Training School), alla base di Decimomannu (Cagliari), dove effettueranno le attività addestrative di livello avanzato (Fase 4).
La Svezia si aggiunge così al già ampio nucleo di Paesi che, nel corso degli ultimi anni, hanno scelto l’Italia per l’addestramento in volo dei propri piloti. Tra questi, si contano Austria, Canada, Germania, Giappone, Qatar, Singapore, Regno Unito, Arabia Saudita, Svezia e Kuwait. Negli ultimi anni, l’Italia ha affinato le proprie capacità addestrative tramite lo sviluppo del progetto che ha dato vita alla IFTS: la scuola rappresenta, infatti, un’eccellenza italiana di valore internazionale, frutto della collaborazione tra l'Aeronautica Militare e Leonardo, nonché punto di riferimento per l'addestramento avanzato dei piloti militari che volano su caccia delle ultime generazioni, come ad esempio i velivoli Eurofighter TYPHOON o F-35.
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