RIVISTA ITALIANA DIFESA
Le Forze Armate cinesi alla sfida della proiettabilità 29/11/2023 | Emmanuele Panero

Il processo di riforma delle Forze Armate cinesi (PLA – People Liberation Army), in corso da quasi un decennio, ha contribuito a cambiare significativamente le Forze Armate di Pechino sotto il profilo capacitivo, dottrinale, ordinativo e tecnologico.

Lo strutturato programma strategico di modernizzazione, inclusivo di precisi obiettivi multilivello e comprensivo di scadenze fino al 2050, ambisce infatti a realizzare un apparato militare orientato al futuro e in grado di pianificare e condurre efficientemente operazioni interforze, soprattutto in contesti di conflitto ad alta intensità, implementando i concetti di guerra net-centrica e target-centrica.

Contestualmente, il Partito Comunista Cinese (CCP – Chinese Communist Party) ha indicato delle aree prioritarie su cui concentrare con maggiore urgenza gli sforzi, in linea con la politica estera, gli interessi e la sicurezza nazionale del Dragone, ponendo una particolare enfasi sullo sviluppo di capacità di proiezione di potenza fuori dai confini della Repubblica Popolare Cinese (PRC – People Republic of China) e nella sua immediata periferia.

A questo obiettivo è conseguito un riorientamento sia dei compiti assegnati alla Marina (PLAN – People Liberation Army Navy), con un passaggio dalla difesa dei mari vicini alla protezione delle linee di comunicazioni navali (SLOC – Sea Lines Of Communication) lontane, sia delle missioni dell’Aeronautica (PLAAF – People Liberation Army Air Force), verso un ruolo maggiormente strategico al di là dell’ambito regionale. Analogamente, Pechino ha tentato di ampliare numero e dimensioni delle proprie basi e infrastrutture logistiche, anche in un’ottica dual-use civile-militare, fuori dal territorio patrio, al fine di sviluppare una rete di supporto sufficiente a schierare dispositivi militari a maggiori distanze.

Le Forze Armate hanno infine provveduto a generare unità e acquisire sistemi funzionali a svolgere operazioni in profondità nel teatro dell’Asia-Pacifico. Nonostante la riforma sia ancora in divenire, intuire le esigenze strategiche dietro questo obiettivo e delineare realtà e prospettive delle capacità di proiezione cinesi a livello militare risulta essenziale per comprendere gli strumenti votati a sostenere la politica estera cinese, a partire dal teatro conteso, frammentato e insulare dell’Estremo Oriente.

L'articolo completo è pubblicato su RID 12/23, disponibile online e in edicola.

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