RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, torna a infuriare la guerra di droni 27/11/2023 | TOMMASO MASSA

L’inverno è ufficialmente arrivato in Ucraina, con le prime nevicate che stanno interessando tutto il Paese. Da segnalare inoltre una tremenda tempesta nel Mar Nero, con raffiche di vento oltre i 100 km/h e onde di 7-9 m, che nel weekend ha travolto le coste della Crimea. La situazione sul terreno rimane stabile, con i Russi che continuano a stringere la morsa su Avdiivka, mentre gli Ucraini sono tornati ad attaccare nel settore di Robotyne.

La notizia più rilevante riguarda però la deep battle, con nuovi massicci attacchi con droni da entrambe le parti.

La settimana scorsa ha visto gli Ucraini attaccare sia il territorio russo (Oblast di Mosca e Kursk, il 20 e 21 novembre) sia la Crimea. Proprio la penisola è stata attaccata più volte la scorsa settimana: il 22 un raid con USV è stato respinto nelle acque a sud di Okunivka (con un USV MAGURA-V5 rinvenuto su una spiaggia) e alcuni UAV MUGIN-5 sono stati abbattuti nei pressi di Capo Tarkhankut; nella notte tra il 23 e il 24 una decina di UAV sono stati lanciati in direzione di Krasnoperekopsk e Dzhankoy, la maggior parte dei quali è stata abbattuta nel nord della Crimea, ma almeno un drone avrebbe colpito una postazione della difesa aerea russa nell’area di Dzhankoy; infine, il 25 un UAV da ricognizione è stato individuato nei pressi di Feodosia, probabilmente impiegato per l’acquisizione di obiettivi. 

I Russi, dal canto loro, hanno condotto il 25 novembre uno degli attacchi con UAV più imponenti contro Kiev dall’inizio della guerra, con l’allerta aerea che è durata per circa 6 o ed il lancio di oltre 70 SHAHED-136 in una serie di ondate. L’Aeronautica Ucraina ha sostenuto di aver abbattuto 71 su 75 droni, alcuni dei quali nelle regioni di Dnipro e Sumy, segno che gli UAV provenivano da direzioni diverse. Nel corso della giornata altri SHAHED sono hanno colpito Kryvyi Rih, e in serata un’ulteriore ondata di una decina di droni ha raggiunto Kiev. In totale sarebbero più di 90 gli SHAHED-136 utilizzati dai Russi nella sola giornata di sabato 25 novembre. Molto difficile valutare i danni inflitti alla capitale, dato il divieto di diffondere video o immagini degli attacchi imposto da Kiev ai propri cittadini. Tuttavia, alcuni droni sono andati a bersaglio, come ci hanno confermato nostre fonti sul campo; inoltre si sono registrate una serie di interruzioni di energie elettrica: non è chiaro se dovute direttamente a strike o a interruzioni preventive. Nel complesso il sistema elettrico ucraino risente ancora dei danni causati dagli attacchi dello scorso inverno, e la prospettiva di una nuova campagna questo inverno è preoccupante per Kiev, anche alla luce della raggiunta capacità della Russia di produrre gli SHAHED su larga scala nell’impianto di Yebelunga in Tatarstan.

La risposta ucraina non si è fatta attendere: il 25 novembre le forze di Kiev hanno attaccato una centrale termoelettrica nei pressi di Donetsk che rifornisce di elettricità parte della città, nella quale si sono registrate interruzioni di corrente, ed il giorno successivo, 26 novembre, una ventina di UAV sono stati lanciati contro gli Oblast di Smolensk, Mosca, Bryansk, Tula e Kaluga. Almeno un paio di UAV hanno colpito edifici a Smolensk e Tula, mentre il resto dei droni è stato abbattuto dalle difese aeree.

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