RIVISTA ITALIANA DIFESA
Gaza, gli israeliani proseguono nella seconda fase dell’invasione 16/11/2023 | Carolina Paizs

Nelle ultime ore è proseguita la seconda fase dell’invasione di Gaza, concentrata nel “blocco” settentrionale e, in particolar modo, a Gaza City, dove le forze di Tel Aviv stanno focalizzando i loro sforzi.

Partiamo dalla situazione all’ospedale di Al Shifa, dove si sono tenute le operazioni di perquisizione dell’edificio. Come accennato da RID ieri, non sembra esserci stata una resistenza significativa della controparte palestinese: a giudicare dai filmati e dalle fotografie rilasciate dalle IDF, non si sono trovati che una manciata di armi e munizioni, alcune divise e qualche mappa. Confermiamo inoltre che non ci sono notizie relative alla presenza di ostaggi e dei leader dell’Organizzazione (Yayia Sinwar e Mohamed Deif). Si può supporre che, mentre Israele decideva il da farsi sull’inizio dell’invasione, avvenuta ormai da 3 settimane, i miliziani di Hamas abbiano proceduto all’evacuazione della base, presumibilmente attraverso tunnel sotterranei o condotti di areazione (posto che il Quartier Generale si trovasse effettivamente lì).

Parallelamente, le forze israeliane stanno continuando a spingere verso la parte più urbanizzata di Gaza City dalle coste al nord e al sud della località. Nei quartieri “amministrativi” di Sheikh Ijlin e di Rimal (dove le 2 direttrici provenienti dalla costa si sono incontrate), le truppe hanno preso nei giorni scorsi il controllo di alcuni edifici deputati a funzioni legislative, di un complesso governativo, del Quartier Generale della polizia e di un palazzo della facoltà di ingegneria dell’Università di Al-Quds (ci sono immagini di un paio di IFV NAMER israeliani e un Bulldozer corazzato D9 davanti all’edificio), presumibilmente utilizzata come base per la produzione di armi, nonché altre strutture che sarebbero state utilizzate per preparare l’attacco del 7 ottobre scorso.

Possiamo inoltre confermare che, a seguito delle operazioni congiunte effettuate dalla 188a Brigata Corazzata e dalla Shayetet 13 ("Flottiglia 13", unità di forze speciali della Marina Militare israeliana), Tel Aviv ha dichiarato questa mattina di aver ottenuto il controllo operativo del porto di Gaza, utilizzato da Hamas per l’addestramento del suo braccio navale, nonché per il traffico e l’importazione di componenti per i razzi delle formazioni armate di Gaza, effettuati attraverso la mini flotta di pescherecci dei pescatori locali. Le IDF hanno riportato di aver distrutto 10 tunnel e di aver sgomberato tutte le strutture presenti nel porto, nonché di aver eliminato 10 miliziani (non sembrano esserci informazioni, invece, su eventuali perdite israeliane). I palestinesi, comunque, continuano a opporre una dura resistenza (soprattutto in alcune aree), tanto è vero che Tel Aviv ha già ufficializzato la caduta di 52 soldati.

Le manovre effettuate dalle forze israeliane sembrano rimanere sostanzialmente le stesse anche nel nord della Striscia, dove si continua a spingere verso la parte settentrionale di Beit Hanoun e su Beit Lahia/Jabalyia da ovest. Negli ultimi giorni, stando a quanto riportato dalle IDF attraverso alcuni video, alcune componenti della 14aBrigata Corazzata (Riserva)avrebberomesso in sicurezza, sempre nel nord, il sito di addestramento di Hamas di Falestin. Le unità hanno diretto gli attacchi dell’artiglieria che sono stati accompagnati anche da operazioni aeree.

Nel blocco sud della striscia, invece, riportiamo l’invito all’evacuazione dei quartieri orientali della città di Khan Yunis, effettuato nella giornata di ieri dalle forze israeliane.

La situazione continua invece a essere particolarmente calda sul fronte nord dove, questa mattina, i jet da combattimento delle IDF hanno effettuato pesanti attacchi contro alcune postazioni militari di Hezbollah nel sud del Libano, dove si sono registrati anche alcuni attacchi di artiglieria nel villaggio di Meiss El Jabal. Dall’altra parte, invece, i miliziani del Partito di Dio hanno effettuato diversi attacchi con missilicontrocarro verso le postazioni delle IDF a sulle zone confine. Gli attacchi non sembrebbero aver causato vittime mentre, al momento, non ci sono notizie su eventuali feriti.

Tutto questo, concludiamo, mentre non accenna a diminuire la violenza sul terzo fronte, quello della Cisgiordania, dove continuano a registrarsi scontri tra la Polizia e l’Esercito israeliano da una parte, e miliziani palestinesi dall’altra.

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(Foto: Operazioni delle IDF nei pressi del porto di Gaza. Fonte: IDF)


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