Il nuovo UAV multiruolo TB-3 BAYRAKTAR ha effettuato il suo primo volo lo scorso 27 ottobre presso il centro di test ed addestramento di Corlu, nell’ambito di una serie di prove propedeutiche all’entrata in servizio del velivolo che, la settimana precedente, avevano previsto test di rullaggio ed esecuzione di decolli e atterraggi “touch and go” per verificare la tenuta del carrello.
Quest’ultimo, infatti, rappresenta un elemento di nuova progettazione – non, quindi, “riciclato” dal TB-2 – appositamente rinforzato per consentire le operazioni di appontaggio sull’unità tutto ponte ANADOLU della Marina Turca. Come variante sviluppata per operazioni imbarcate, dal punto di vista strutturale il TB-3 è, inoltre, dotato di ali ripiegabili ed equipaggiato con un motore turbodiesel PD170 da 172 hp prodotto dalla turca TUSAS Engine Industries, in luogo dell’austriaco Rotax 912 da 100 hp a 4 cilindri contrapposti montato sui TB-2, che consente di raggiungere una velocità massima di 160 nodi rispetto ai 120 dei TB-2 (125 quella di crociera, contro i 70 del predecessore) e di effettuare decolli corti - come quelli da ponti di navi anfibie o portaerei leggere, ancorché dotate di ski jump, ma anche di piccole strisce d’asfalto situate in zone remote - con evidenti benefici in termini di flessibilità operativa per scenari marittimi e terrestri.
Altre differenze rispetto al TB-2 sono le dimensioni - lungo 8,35 m, per 2,6 m di altezza e 14 m di apertura alare, rispetto ai 6,5 m di lunghezza, 2,2 m di altezza e 12 m di apertura alare del TB-2 - e il maggior peso massimo al decollo pari a 1.450 kg, di cui 280 kg di carico utile, contro 700 kg e 150 kg di payload. Sul TB-3 il carico pagante è distribuibile su 6 punti d’attacco subalari – invece di 4 – che possono ospitare munizioni di vario genere (bombe e razzi guidati, missili controcarro e aria-sup). La struttura modulare, inoltre, consente l’integrazione di diverse tipologie di payload di missione, in grado di trasformare i TB-3 in piattaforme dedicate a specifici compiti (EW, relay comunicazioni). Anche le capacità di comunicazione sono state migliorate per consentirne il controllo oltre la linea dell’orizzonte – tramite dispositivo SATCOM - per l’esecuzione di operazioni ISR e di attacco anche a lunga distanza dalla nave. L’autonomia è più o meno identica, 25/26 ore oppure di 1.900 km a 20.000 piedi di altitudine, mentre la tangenza massima è di 30.000 piedi, al contrario del TB-2 che raggiunge al massimo i 25.000 piedi.
Per quanto riguarda il cronoprogramma, Baykar si aspetta di avviare la piena produzione in serie dei TB-3 già nel corso del 2024, stesso anno in cui è prevista la consegna dei primi velivoli alla Marina Turca che, nel 2025, dovrebbero essere affiancati dall’UCAV pesante KIZILELMA e costituire il mix capacitivo Hi-Lo della componente aerea imbarcata della Turchia.
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