RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, aggiornamenti dal fronte e attacchi in profondità 10/11/2023 | TOMMASO MASSA

Nel corso della settimana non si sono registrati cambiamenti significativi nella linea del fronte, con piccoli aggiustamenti nei settori di Avdiivka e Bakhmut, dove i Russi mantengono l’iniziativa. Gli Ucraini continuano invece ad espandere la propria “bolla” a Krynky, sulla riva sinistra del Dnepr.

Per quanto riguarda invece gli attacchi in profondità, da segnalare nuovi attacchi ucraini contro la Crimea il 3, il 4 e il 9 novembre, e raid russi contro gli Oblast di Odessa, Dnipro e Leopoli, principalmente con UAV SHAHED-136.

A Bakhmut le forze di Mosca sono avanzate a Berkhivka, a sud del bacino idrico, riconquistando quasi interamente le aree prese dagli Ucraini nel corso degli ultimi mesi. A sud di Bakhmut, invece, non si registrano cambiamenti e la situazione pare per il momento in fase di stallo. Il settore più movimentato rimane quello di Avdiivka, dove i Russi hanno consolidato le proprie posizioni lungo la linea ferroviaria e la fila di alberi che vi corre in prossimità nel tratto tra la Avdiivka Coke Chemical Plant e qualche chilometro a nordest di Stepove. Proprio Stepove sembra essere in questa fase l’obiettivo principale delle forze russe nel settore nord di Avdiivka, con tentativi di superare la ferrovia e puntare al villaggio che per ora sono stati respinti. A meno di 3 km a ovest di Stepove si trova il villaggio di Berdychi, il cui controllo è di vitale importanza per le forze di Kiev al fine di garantire i rifornimenti alle truppe dentro Avdiivka. Nel complesso, dopo l’iniziale attacco di saturazione russo, l’intensità della spinta offensiva si è ridotta, complice anche l’efficace utilizzo da parte ucraina di droni FPV suicidi contro i mezzi russi e di munizioni cluster contro la fanteria di Mosca. Inoltre, il trasferimento di alcune unità che erano poste in riserva, come la 47a Brigata Meccanizzata, ha consentito agli Ucraini di contenere le azioni russe, ma sta drenando risorse preziose per Kiev.

A Krynky, invece, le forze di Kiev continuano ad espandere la testa di ponte sulla riva sinistra del Dnepr, e hanno iniziato pure a trasferire veicoli blindati oltre il fiume. Al momento i Russi non sembrano capaci di interdire la rotazione delle truppe e il rifornimento della bolla, soprattutto grazie all’efficace utilizzo dell’artiglieria guidata dai droni e dei droni FPV suicidi da parte degli Ucraini. Inoltre, secondo fonti russe, le forze di Kiev avrebbero posizionato sistemi di guerra elettronica e di difesa aerea (1 IRIS-T SLM e 2 9K33, quest’ultimo sistema dotato di capacità anfibia) in prossimità della riva destra del Dnepr, per garantire copertura alle truppe a Krynky e ai movimenti attraverso il fiume.

Veniamo ora all’analisi dei principali attacchi in profondità degli ultimi giorni. 

Il 3 novembre le forze di Kiev hanno lanciato una quindicina di UAV (principalmente MUGHIN-5 secondo fonti russe) contro la Crimea, la maggior parte dei quali sarebbe stata intercettata dalle difese russe. I Russi hanno invece condotto una raid con una quarantina di SHAHED-136 (di cui 24 abbattuti secondo l’Aeronautica Ucraina) contro obiettivi negli Oblast di Odessa (colpito un deposito di munizioni a Bilenke, nei pressi di Zatoka) e di Leopoli, in quest’ultimo caso è stato colpito il centro addestrativo di Yavorivskyi (una quarantina di chilometri a nordovest di Leopoli, a circa 20 km dal confine con la Polonia). Il giorno successivo, gli Ucraini hanno attaccato nuovamente la Crimea, questa volta con 8 missili STORM SHADOW/SCALP EG. Una parte dei missili è stata intercettata nell’area di Berdyansk, e una parte nell’area di Kerch, dove le difese aeree russe sono molto “dense” (S-400 e PANTSIR). Tuttavia, proprio a Kerch è stata colpita una corvetta ASKOLD (in foto) - classe KARAKURT – Project 22800 - mentre si trovava in cantiere: la nave risulta gravemente danneggiata e difficilmente tornerà in servizio nel prossimo futuro, mentre i danni al cantiere (Zalyv shipyard) non sono al momento quantificabili.

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 35/23 in uscita oggi. 

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