
Lo scorso 18 ottobre, il Pakistan ha eseguito un nuovo test di lancio del missile balistico autoctono ABABEEL, dopo il primo avvenuto quasi 7 anni fa (gennaio 2017).
Lo scopo era quello di verificare alcuni parametri tecnici e valutare la performance dei vari sottosistemi del missile, nonché della sua struttura probabilmente a seguito di modifiche effettuate su tali dispositivi dopo il primo test.
L’ABABEEL, che si inserisce nella categoria dei vettori balistici a medio raggio (2.000/2.200 km di gittata massima), dovrebbe essere dotato sistema MIRV con veicoli di rientro multipli e indipendenti, caratteristica unica per i vettori balistici pakistani che, se confermata, indicherebbe quasi certamente una partecipazione cinese allo sviluppo del progetto. Lungo 21,5 m per un diametro del corpo missile pari a 1,4 m, valore che sale ad 1,7 m se si considera il radome, può essere armato con testata nucleare o convenzionale fino a 1.500 kg (3 testate da 500 kg, 5 da 300 kg o 8 da 185 kg).
Il missile, lanciabile da sistemi mobili, dovrebbe essere alimentato da propellente liquido, sebbene permangano dubbi sulla possibilità di un’alimentazione con combustibile solido tenendo presente che molte fonti considerano l’ABABEEL una modifica dello SHAHEEN-III – alimentato con motore a 2 o 3 stadi a propellente solido – con l’inserimento di una carenatura aggiuntiva sul muso per alloggiare le testate MIRV.
Dal punto di vista dottrinale, il suo impiego primario prevede l’eliminazione dei sistemi di difesa antimissile balistici indiani e la neutralizzazione dell'arsenale nucleare indiano prima che possa essere utilizzato contro il Pakistan.
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