RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, gli ultimi sviluppi sul campo di battaglia. Crescono anche gli attacchi russi nelle retrovie 02/10/2023 | Pietro Batacchi

La situazione sul terreno non sta registrando grandi cambiamenti. Sul fronte sud, Zaporizhzhia, gli Ucraini stanno tentando di allargare la breccia Robotyne-Verbove, spingendo anche verso ovest in direzione Kopani, ma al momento le posizioni restano sostanzialmente le stesse.

Le forze di Kiev, recentemente rafforzate dalla 71ª Brigata d’Assalto Aereo JAEGER, si sono spinte fino quasi alla periferia nordoccidentale di Verbove, ma i recenti tentativi di assalto sono stati respinti. I Russi tengono, anche grazie al supporto dell'Aviazione, e conducono dei contrattacchi soprattutto sul fianco di Robotyne. Più a nord, nel settore di Bakhmut, la battaglia si sta sviluppando in particolare lungo la linea ferroviaria subito a est di Andriivka e Klishchiivka, dove gli assalti ucraini degli ultimi giorni non hanno dato risultati. Il dispositivo russo nell'area è stato rafforzato dalle prime centinaia di contractor della Wagner ridispiegati al fronte dopo la normalizzazione e il ricondizionamento in Bielorussia. E se a sud di Bakhmut l'iniziativa resta comunque nelle mani delle forze di Kiev, a nord è in mano russa, con le forze di Mosca che sarebbero entrate a Orikhovo-Vasylivka e controllerebbero la parte sudest del villaggio. La stagione delle piogge frattanto è alle porte ed evidentemente condizionerà i movimenti sul terreno rallentando le operazioni, ma non le arrestandole, in particolare nelle aree urbane e più compartimentate.

Alcuni sviluppi degni nota si stanno delineando però sul fronte della guerra delle retrovie. Negli ultimi 10 giorni, infatti, si è assistito ad un'intensificazione dell'attività della VKS e, in particolare, dell'utilizzo di bombe FAB con kit di guida satellitare con le quali vengono colpiti acquartieramenti di truppe, snodi logistici, ecc.: in questo modo la VKS ha “lavorato” estesamente gli scorsi giorni negli Oblast di Kherson, Zaporizhia (Orikhiv), e Donetsk, dove è stata bombardata la cittadella Avdiivka Coke and Chemical Plant (AKHZ), ma anche il retro di Bakhmut, ovvero l’hub di Kostyantynivka. Lo stesso dicasi per missili sup-aria di precisione, in particolare i Kh-38 ML, grazie ai quali in pochi giorni i Russi hanno colpito e danneggiato 6 ponti, 4 sul fiume Oskil nell’area di Kupyansk (2 a Kupyansk, 1 all’altezza di Sadove, e 1 a Senkovke, in foto), con pesanti ripercussioni per il gruppo di truppe ucraine che combatte ad est del fiume, e 2 nell’area di Velyka Novosilka (uno sul fiume Mokri Yali, in direzione ovest verso Vremivka, e uno sul fiume Shaitanka in direzione sud). In particolare, gli attacchi, in tutto o in parte, sembrano avvenuti con il drone ORLAN a fare da designatore per il seeker a guida SAL del missile, lanciato da un cacciabombardiere Su-34.

Un altro dato che sembra emergere ultimamente è il miglioramento della capacità ISR e di BDA, cosa che suggerisce o l'introduzione da parte dei Russi di nuovi droni con maggiore autonomia e portata o l’impiego di droni che operano come ponte radio allungando “il braccio”. Per esempio, grazie ai droni, i Russi hanno monitorato l'attacco all'aeroporto di Kulbakino (Mykolaiv) il 26 settembre, nel quale è stato distrutto un MiG-29 dell'Aeronautica Ucraina (secondo nostre fonti, in realtà, i MiG-29 distrutti/danneggiati sarebbero 2), e l'attacco all'impianto per la produzione e la riparazione degli MBT di Malashev, a Kharkiv, il 21 settembre.

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