RIVISTA ITALIANA DIFESA
La manovrabilità nel combattimento aereo - Considerazioni e soluzioni tecnologiche 26/09/2023 | Paolo Quaranta

La manovrabilità di un velivolo è la capacità di cambiare la posizione nello spazio (assetto, rotta, velocità e quota), caratteristica funzione di alcuni parametri di progetto quali proprietà aerodinamiche, spinta disponibile, peso, ecc.

Sebbene nella moderna terminologia per il combattimento aereo si usi oggi l’acronimo ACM (Air Combat Maneuvering) con riferimento a tutte quelle situazioni tattiche che richiedano il ricorso alle manovre basiche e avanzate di combattimento (BFM, Basic Fighter Maneuvers/AFM, Advanced Fighter Maneuvers), il combattimento ravvicinato continua a essere noto come dogfight.

Questo tipo di scontro è caratterizzato da manovre rapide al fine di raggiungere nel minor tempo possibile una posizione di vantaggio per ingaggiare e abbattere l’aereo nemico e, allo stesso tempo, eludere le sue manovre e le eventuali minacce in arrivo (come i missili). Per quanto dalla fine del conflitto vietnamita, a parte alcuni scontri e i combattimenti aerei durante le guerre arabo-israeliane, i combattimenti ravvicinati siano stati relativamente limitati (anche a causa di situazioni strategiche particolari, come durante DESERT STORM), il combattimento ravvicinato mantiene la sua importanza, richiedendo particolari doti di maneggevolezza ai moderni aerei da combattimento.

L'articolo completo è pubblicato su RID 10/23, disponibile online e in edicola.

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