
Secondo quanto comunicato dalla cinese Cai Hong (CH) lo scorso 20 luglio, l’azienda sta sviluppando una nuova munizione circuitante a lunga gittata basata, in gran parte, sulla tecnologia utilizzata per i missili aria-sup leggeri della serie AR che armano gli UAV prodotti dalla stessa CH.
Pur essendo concepito per operare principalmente come ordigno da utilizzare per la soppressione dei sistemi radar o per l’eliminazione di bersagli “time sensitive”, il velivolo dovrebbe essere in grado di eseguire anche altri tipi di compiti maggiormente appartenenti alla sfera ISR, quali quello di nodo/relay di comunicazione e di valutazione dei danni (BDA), il tutto operando in modo indipendente, o in cooperazione con altri sistemi d’arma all’interno di una rete integrata.
Oltre a tali informazioni parzialmente comunicate dall’azienda, non si conoscono ancora le caratteristiche strutturali dell’UAV, né l’autonomia/durata, genericamente definita “molto estesa”. Per quanto concerne il primo punto, tenuto conto che viene menzionata la serie di missili AR come tecnologia base per la nuova loitering munition, non è da escludere che anche il suo design ricalchi quello di tali ordigni, in particolare della già esistente munizione circuitante AR-3, magari mantenendo il corpo cilindrico dell’arma e inserendo qualche modifica, quali l’allungamento del suddetto corpo, l’aggiunta di ali a comparsa o di una struttura alare a delta fissa o, ancora, l’inserimento di una presa d’ara ventrale per l’alimentazione del piccolo motore turbogetto. Inoltre, considerando che la detta munizione sarà “pienamente compatibile con la serie esistente di UAV CH”, il che significa che potranno essere montati su questi ultimi, è verosimile ritenere che il suo peso sarà, ovviamente, superiore rispetto a quello dei missili aviolanciati AR (oltre alle 4 varianti aeree il cui peso oscilla tra i 20 e i 100 kg, ne esistono altre 2 - AR-10/20 - impiegate come loitering munitions trasportabili per le forze di terra) alla luce delle sue caratteristiche non limitate a quelle di semplice ordigno, ma non dovrebbe comunque superare i 150 kg. Passando alle prestazioni, sempre partendo dagli ordigni AR esistenti, in particolare dal già citato AR-3, è probabile che il nuovo ordigno consenta un sensibile incremento prestazionale con un’autonomia massima di 2/3 ore o 200/250 km a fronte dei 35/40 minuti/100 km dell’AR-3.
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