RIVISTA ITALIANA DIFESA
LINCE e MARTE ER: un matrimonio da fare 27/07/2023 | Pietro Batacchi

Il Corpo dei Marines è da sempre un precursore della dottrina e delle tattiche, non solo anfibie. Negli ultimi 3-5 anni, l’USMC ha accelerato il suo processo d’innovazione con scelte anche radicali: la rinuncia alla componente corazzata, il drastico ridimensionamento dell’artiglieria monotubo a traino e così via, e l'enfasi su droni e missili.

In questo quadro, l’USMC ha già deciso da un po' di dotarsi di una capacità antinave a raggio intermedio su missile NSM e di una capacità antinave/land attack su missile TOMAHAWK, basando in entrambi casi gli ordigni su uno scafo di veicolo tattico leggero 4x4 JLTV remotizzato (2 contenitori di lancio per NSM e un contenitore per TOMAHAWK).

Ecco, questo è un concetto che potrebbe tornare utile anche per la nostra Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare, che sempre più dovrà confrontarsi con l’esigenza di operare in maniera distribuita nel Mediterraneo Allargato per fronteggiare crisi improvvise di tipo ibrido e intensità scalabile verso il convenzionale (senza dimenticare che l’Italia è ormai associata agli USA nel contenimento anti-cinese in Asia Pacifico...). Da qui, viene logico pensare ad un mezzo 4x4 come il LINCE associato ad un missile antinave come il MARTE ER. Se è stato fatto con NSM e JLTV, si potrebbe fare altrettanto con i “nostri”. Se la piattaforma non è adatta per un contenitore binato, andrebbe bene anche un contenitore di lancio singolo. Insomma, si potrebbe quanto meno studiare questa soluzione. Peraltro, ricordiamo che IDV ha già condotto dei test per la remotizzazione del LINCE. Viviamo in un periodo di grandi cambiamenti, in cui è fondamentale avere idee e strategia.

Tutti i dettagli su RID 9/23.

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