Continuano i bombardamenti in profondità da entrambe le parti. Nel fine settimana i Russi hanno continuato a colpire la regione di Odessa, principalmente con UAV SHAHED-136.
Uno degli obiettivi degli attacchi è stato il ponte di Zatoka, importante via di collegamento a sud di Odessa, oltre al terminal portuale della città. Sempre nell’Oblast di Odessa, la notte del 23 luglio le forze di Mosca hanno attaccato nuovamente il porto dell’omonima città, il porto fluviale di Izmail sul Danubio (confine tra Romania e Ucraina), e pure il terminal portuale di Reni (in foto un magazzino di granaglie distrutto), sempre sul Danubio. Secondo l’Aeronautica Ucraina sono stati utilizzati 3 missili antinave standoff Kh-22, lanciati da bombardieri a lungo raggio Tu-22 M3, 5 missili antinave supersonici P-800 ONIKS impiegati in modalità superficie-superficie, 4 missili da crociera KALIBR e 7 missili balistici ISKANDER. I Kh-22 e i P-800 ONIKS hanno colpito gli obiettivi, mentre i KALIBR e una parte degli ISKANDER sono stati intercettati.
Gli Ucraini hanno continuato a colpire in maniera metodica i depositi di armi e munizioni e la logistica russa, sia a ridosso della linea del fronte sia, soprattutto, in Crimea. Nella penisola sono stati colpiti un deposito di munizioni e di carburante presso la base aerea di Oktyabrskoye e un altro deposito di equipaggiamenti militari a Dzankhoy (più importante snodo logistico della Crimea). Inoltre, le forze di Kiev avrebbero condotto nelle prime ore della giornata di oggi un attacco con UAV contro la città di Mosca (sembrerebbero nuovamente gli UAV “a martello”, con alette canard e elica spingente, già visti negli attacchi del 30 maggio). Due edifici sono stati danneggiati negli attacchi, uno dei quali appartenente al Ministero della Difesa Russo.
Venendo invece alla situazione sul terreno, non si registrano cambiamenti significativi della linea di contatto lungo il fronte sud, ma si segnala una rinnovata pressione ucraina a sud di Orikhiv-Mala Tokmachka verso Robotyne (direzione sud) e Verbove (direzione sudest). Più a nord, nel settore di Bakhmut, le forze di Kiev avanzano a sud della città: le alture a ovest di Klishchivka sono controllate dagli ucraini che ora avanzano verso il villaggio, e, poco più a sud, le forze ucraine sono ormai in prossimità di Andriivka.
Situazione opposta si sta verificando nel settore di Kupyansk-Svatove-Kreminna, dove sono i Russi ad aumentare la pressione lungo la linea di contatto e ad avanzare in alcune aree.
A nord di Kupyansk le forze di Mosca avanzano nell’area boscosa a nord della città. A sudovest di Svatove le truppe russe avanzano da Karmazynivka verso ovest e verso nordovest (in direzione di Tverdokhlibove), e a Raihorodka verso ovest. Non è chiaro se si tratti di un’azione offensiva volta a costringere gli Ucraini ha muovere unità dal fronte sud (o da Bakhmut) in questo settore, o se sia invece un tentativo di raggiungere la zona sopraelevata nei pressi di Cherneshchyna che domina sulla valle dell’Oskil, dalla quale “puntare” l’Oblast di Kharkiv e la citata valle dell’Oskil.
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