RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, Mosca colpisce e Kiev risponde 19/07/2023 | Pietro Batacchi

Dopo il nuovo attacco ucraino di 2 giorni fa al ponte di Kerch, che collega la Crimea all’Oblast russo di Krasnodar, i Russi hanno lanciato una serie di attacchi con droni e missili su obbiettivi in tutta l’Ucraina.

Stanotte, sono entrati in azione droni GERAN 2 (SHAHED-136, che ormai sembrano prodotti in pianta stabile in Russia a giudicare dai numeri e dalle disponibilità), missili da crociera KALIBR, lanciati da unità navali nel Mar Nero, e sembra pure missili antinave standoff Kh-22, lanciati da bombardieri a lungo raggio Tu-22 M3. Da alcuni video pare sia stato utilizzato anche un complesso da difesa costiera BASTION, schierato in Crimea, con missili antinave supersonici P-800 ONIKS impiegati in modalità sueprficie-superficie.

La più colpita, ancora una volta, Odessa e la regione circostante, che hanno registrato il più massiccio attacco dall'inzio della guerra: strike sono stati segnalati nell'aeroporto militare di Shkolny, nella zona industriale adiacente allo stesso aeroporto, nella zona portuale e nell’area della stazione ferroviaria. Sempre nella regione di Odessa, a Usatove, sarebbe stato colpito anche un sistema antiaereo, si parla di IRIS-T. Obbiettivi colpiti anche a Zhytomyr e Khmelnytskyi – in questo secondo caso sembra un’infrastruttura ferroviaria – e pure a Zaporizhzhia e Kharkiv. Attaccata anche la capitale Kiev, ma i GERAN 2 sarebbero stati tutti abbattuti dalla contraerea.

Gli Ucraini non stati ovviamente a guardare. Nella notte del 18 luglio, hanno di nuovo attaccato la Crimea con ben 28 droni: secondo i Russi, 17 sarebbero stati abbattuti dalla contraerea e 11 “sedotti” dai sistemi EW. Stanotte, invece, è stato colpito un deposito di munizioni (in foto) di un sito addestrativo nel distretto di Kirovs'ky (nei pressi di Krynychky), sempre in Crimea: le autorità locali russe sono state costrette per effetto del grande incendio sviluppatosi a chiudere un tratto dell’autostrada M-17 (Kherson-Kerch) e ad evacuare oltre 2.000 persone. Non è chiaro se nell’attacco sia stato usato uno o più droni kamikaze o un missile STORM SHADOW.

Sul campo, nel frattempo, non si registrano cambiamenti significativi sul fronte sud: gli Ucraini continuano gli assalti con piccoli gruppi di fanteria nel settore di Zaporizhia, mantenendo costante la pressione sui Russi, in particolare a nord di Robotyne, dove passa la prima linea delle forze di Mosca. Intorno a Bakhmut, invece, sembra confermato che gli Ucraini hanno preso il controllo delle alture ad ovest di Klishchiivka, o di una parte di queste: a questo punto la situazione per le forze di Mosca nella città si fa critica. Ricordiamo che la città è strategica per il controllo degli accessi meridionali a Bakhmut. Importante sottolineare che dai dati disponibili pare che le forze di Kiev siano capaci di ruotare regolarmente e con continuità, mentre non avviene altrettanto per le forze di Mosca. Chiusa questa breve parentesi, più a nord, i Russi continuano a premere, seppur negli ultimi giorni molto più lentamente, in direzione di Kupyansk. L'iniziativa russa ha però “richiamato” truppe ucraine da altri settori.

Ulteriori dettagli su Risk&Strategy WEEKLY 24/23 in uscita venerdì 21 luglio.

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