RIVISTA ITALIANA DIFESA
Paris Air Show 2023 al via, droni e missili in primo piano 19/06/2023 | Pietro Batacchi

Dopo 4 anni di “fermo” dovuti alla pandemia da COVID-19, è tornato, e che ritorno, il Paris Air Show, al via oggi nella tradizionale cornice dell’aeroporto di Le Bourget.

Il salone certifica definitivamente la fine degli anni bui della pandemia con il boom di un civile trainato dal business dell’elettrico e dall’impennata della domanda da parte delle compagnie aeree: insomma, il mondo torno a viaggiare e ne approfittano i grandi colossi del settore, con il mega ordine della compagnia low cost indiana IndiGo da 55 miliardi di dollari per ben 500 velivoli della famiglia Airbus A320: il più grande ordine di sempre.

Ma anche il militare è sugli scudi considerando il trend di crescita delle spese militare: l’Ucraina ha reso soltanto più evidente, sopratutto al grande pubblico, una tendenza che era in essere ormai da qualche anno – per via di una tripla dinamica: il ritorno sulla scena della Russia in Europa, Mediterraneo e Medioriente, i conflitti e la competizione regionale e l’ascesa cinese ed i sui impatti tanto in Asia-Pacifico quanto in Africa. L’Ucraina, si è “limitata” dunque ad accelerare un processo rendendo ancor più urgente la necessità di potenziare i budget militari e di andare sul mercato per comprare quello che c’è: per cui tanti acquisti off-the-shelf nell’ultimo anno con buona pace delle industrie nazionali e dei disegni di integrazione europea nel settore. A beneficiare di questa urgenza, sono, infatti gli USA ed Israele – legati da una relazione che va realmente oltre quella di una “normale” alleanza” – ma anche “attori nuovi” come la Corea del Sud. Paradigmatica l’infornata tedesca di mezzi e sistemi americani, e la recente decisione di acquistare l’ARROW 3, per lo strato alto del nuovo scudo antimissile che Berlino vuole mettere in piedi nel tempo più rapido possibile.

Con queste premesse il PAS 2023 parte in maniera scintillante, con gli ordini di cui abbiamo detto e le novità in campo militare. Tra queste, il Belgio potrebbe entrare come osservatore nel programma franco-tedesco-spagnolo SCAF, mentre “buone nuove” arrivano anche dall’Italia, con una delegazione “Difesa” al più alto livello guidata dal Ministro Guido Crosetto (foto 2). Il Governo italiano è chiaramente impegnato sul fronte GCAP, un programma di ampio respiro destinato a segnare il futuro del sistema Paese Italia per i prossimi 50 anni, nel quadro euro-atlantico, con la tradizionale alleanza con il Regno Unito, e nel quadro del contenimento anti-cinese, con il consolidamento della partnership strategica con il Giappone. Il focus della partnership trilaterale è al momento sulla core platform, ovvero sul caccia pilotato di Sesta Generazione, il cuore di tutto il sistema, e sta traguardando il 2025 per l’avvio dello sviluppo vero e proprio,. Quando parliamo di core platfom, intendiamo tanto la parte di piattaforma quanto la parte avionico-elettronica con il sistema distribuito ISANKEE & ICS.

Per quanto riguarda le aziende, sugli scudi ovviamente Leonardo, “fresca” della nuova leadership con Roberto Cingolani AD e Lorenzo Mariani Condirettore Generale, e della nuova organizzazione aziendale che ha visto la creazione di nuove Unità Organizzative: tra queste Tecnologia e Strategia, affidata ad interim allo stesso Cingolani, Spazio, affidata a Franco Ongaro, in precedenza CTIO (Chief Technological and Innovation Officer) dell’azienda, e la Commercial & Businees Development, affidata a Carlo Gualdaroni, ex responsabile commerciale Divisione Elicotteri. L’azienda di Piazza Montegrappa ha alla statica un mockup in scala reale della versione Block 20 dell’UAV light-MALE FALCO XPLORER (foto 1), versione da ricognizione armata con il missile polivalente leggero MBDA BRIMSTONE (foto 3), agganciato ad uno dei 2 travetti alari (uno per semiala): segno che i tempi sono cambiati e che finalmente anche in Italia è caduto il tabù sull’armamento dei droni. Del resto già da un po' si è dato il via all’armamento dei REPAER dell'Aeronautica, mentre la stessa Leonardo produce l’ASTORE, la variante armata (con razzi CIRIT) del FALCO EVO. Sempre in tema di droni, Leonardo ha annunciato lo sviluppo del sistema di missione del drone tipo super-MALE EUROMALE - la denominazione al momento è di AMS (Airborne Mission System) - ma questa è solo una delle componenti di pregio di un velivolo che “parla” sempre più italiano: l’altra è infatti il radar di ricerca e sorveglianza (vedi altro articolo), e non solo. Un’altra importante azienda italiana, Elettronica, ha annunciato un incremento delle capacità del sistema antidrone ADRIAN – già venduto, tra l’altro, in Arabia Saudita – con una nuova funzionalità denominata Cyber RF che consente di prendere il controllo di un drone malevole/intrduer/non cooperativo in maniera completa e di farlo atterarre in maniera sicura.

Il colosso missilistico europeo MBDA, invece, mostra per la prima volta un mockup in scala reale del nuovo missile con capacità di ingaggio anti-ipersonico, endo-atmsferica, AQUILA: il missile ha una configurazione tristadio ed un grosso booster (foto 4); si dovrà andare, infatti, molto in alto e molto veloci. L’azienda presenta pure una nuova soluzione per il combattimento collaborativo denominata ORCHESTRIKE (foto 5), con un primo dimostratore interattivo e immersivo. ORCHESTRIKE è un sistema di effettori che operano in maniera coordinata e network-centrica per lo svolgimento della missione: in pratica si tratta di un pacchetto di Remote Carrier (essenzialmente droni di diverso tipo, dedicati essenzialmente alla raccolta di informazioni ed al disturbo della rete radar avversaria), missili propulsi (SMART CRUISER, SPEAR, ecc.) e ordigni plananti (SMART GLIDER) che cooperano tra di loro – coordinati da un’Intelligenza Artificiale distribuita – dialogando e scambiandosi informazioni attraverso datalink estremamente robusti di nuova generazione per soverchiare le capacità di difesa dell’avversario e produrre gli effetti desiderati sul campo di battaglia. In altri termini, ORCHESTRIKE dovrebbe un po' costituire uno degli elementi del sistema di combattimento aereo di Sesta Generazione operando sotto la “regia” del caccia madre pilotato.

Tutti i dettagli sul reportage dal salone in edicola con il n.8 di RID a partire dal 24 luglio.


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