Dopo lo stallo della scorsa settimana (con eccezione del fronte “caldo” lungo il fiume Mokri Yali), dovuto anche alle condizioni meteo poco favorevoli, si registrano novità in alcune aree del fronte.
Gli Ucraini sono avanzati ulteriormente a sud di Lobkove e nel fine settimana hanno conquistato il villaggio di P’yatykhatky, con la 128a Brigata d’assalto da montagna ucraina che ha occupato l’abitato; i Russi dopo essersi ritirati continuano a battere l’area con l’artiglieria, anche con l’impiego di lanciarazzi termobarici TOS-1. Come detto, il fronte “caldo” rimane quello a sud di Velyka Novosilka lungo il fiume Mokri Yali. In questa zona del fronte le forze di Kiev hanno conquistato i villaggi di Storozheve il 12 giugno (4,5 a sud di Velika Novosilka) edi Makarivka (2,5 km più a sud) il 13 giugno, e stanno ora spingendo su Urozhaine (sponda orientale del fiume) e Staromaiorske (sponda occidentale) un paio di chilometri a sud di Makarivka. Le forze di Kiev si sono dimostrate ancora una volta abili a sfruttare l’orografia del terreno e ad avanzare con piccole unità di fanteria in una manovra coordinata (soprattutto di notte, grazie agli equipaggiamenti di fornitura occidentale), denotando maggiore dimestichezza con tale tipo di tattiche piuttosto che con manovre meccanizzate più complesse e sviluppate. In questo settore, inoltre, gli Ucraini hanno anche potuto beneficiare del numero inferiore di campi minati e postazioni difensive indurite, a differenza del settore di Orikhiv-Mala Tokmachka.
Continuano pure gli attacchi in profondità. Ieri, 18 giugno, le forze di Kiev hanno colpito un importante hub logistico a Rykove (Oblast di Kherson) situato vicino alla ferrovia (in foto): a giudicare dall’esplosione dovrebbe trattarsi di un deposito di munizioni e/o carburante e, data la distanza dai territori controllati dagli Ucraini (più di 100 km) e l’entità dei danni è probabile sia stato utilizzato uno o più missili STORM SHADOW.
Novità anche per quanto riguarda le forniture occidentali: 15 IFV BRADLEY e 10 STRYKER APC dagli Stati Uniti (i primi per ripianare le perdite), 30 M-113 APC e 4 LEOPARD 2 A4 dalla Spagna, tra 40 e 50 M-113 APC dal Belgio, e 64 missili per il sistema PATRIOT dalla Germania.
Infine, la Svezia ha ufficializzato che addestrerà piloti ucraini sui JAS-39 GRIPEN e che metterà a disposizione 60 effettivi per il supporto logistico e la manutenzione dei sistemi forniti all’Ucraina (CV-90, ARCHER, LEOPARD 2A5 o STRV-122 nella denominazione svedese), che saranno dispiegati nei Paesi limitrofi (Polonia, Romania e Slovacchia da comunicato del MoD Svedese).
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