
Due recenti presentazioni, una di tecnici appartenenti a BAE Systems e una tenuta dall’Ufficiale della Royal Navy responsabile del progetto Type 83, forniscono la visione forse dei 2 estremi fra cui si sta muovendo il team che va definendo le caratteristiche del prossimo cacciatorpediniere da difesa aerea (AAW). La costruzione dei Type 83 dovrebbe seguire la conclusione del programma per le fregate Type 26, quindi parliamo della prima metà del prossimo decennio.
Vero cuore del progetto è il futuro sistema integrato di difesa aerea, noto come Future Air Dominance System. La Royal Navy pone l’accento sulla necessità di un sistema di radar e missili e network dati che consenta la difesa dalle minacce ipersoniche. Alla nuova nave sarà richiesto anche di contribuire all’offesa, lanciando missili a lungo raggio, anche ipersonici.
Robert May e Neil Griffiths di BAE Systems, rispettivamente manager del comparto ingegneristico del progetto per le fregate Type 26 e responsabile tecnico per i futuri progetti, hanno incluso nella loro presentazione una prima immagine di un possibile Type 83 evoluzione e sintesi di caratteristiche delle attuali Type 45 e Type 26. Il nuovo caccia, da circa 12.000 t, si presenta con un pesante armamento composto da cannone da 127 mm e 2 silos MK41 con, pare, fino a 128 celle complessive. Per la difesa ravvicinata la nave è equipaggiata con 2 CIWS a centro nave e 2 sistemi laser più verso prua, sui 2 lati del torrione principale.
Il concept presentato descritto dal Captain (equivalente ad un CV della MM) David Goldsmith, responsabile per il Future Air Dominance System all’interno dell’area Innovation and Future Capability è, possiamo dire, l’opposto polare del grosso caccia da 12.000 t. Prevede infatti una unità molto più piccola, attorno alle 4.000 t, di design stealth molto spinto (il concept ha ovvie somiglianze con la sovrastruttura dei DDG-1000 ZUMWALT statunitensi), priva di artiglieria pesante e anche di hangar. A parte i missili, l’unità avrebbe un armamento di CIWS e cannoni di piccolo calibro e laser per la difesa di punto. I principali sensori sarebbero radar avanzati con grandi facce fisse, sensori elettro-ottici e un network che consenta l’ingaggio cooperativo delle minacce. A tal fine, la Royal Navy ha avviato il programma Naval Strike Network.
L'articolo completo sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 19/23, in uscita domani.
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