RIVISTA ITALIANA DIFESA
Tante novità per la Royal Navy 09/06/2023 | Michele Cosentino

Nel corso del Combined Naval Event 2023 (CNE 23) svoltosi a Farnborough lo scorso 25 maggio e a cui hanno partecipato rappresentanti di diverse Marine, la Royal Navy ha reso note alcune iniziative legate al futuro sviluppo delle operazioni aeronavali.

Il Capitano di Fregata Alex Goddard, responsabile del programma MROSS (Molti-Role Ocean Surveillance Ship), ha dichiarato che il primo esemplare di tali unità, battezzato PROTEUS (in foto) e operato dalla Royal Fleet Auxiliary, è stato preso in carico dalla Difesa britannica a gennaio di quest’anno: l’unità è tuttora oggetto di alcuni interventi nel cantiere Cammell Laird di Birkenhead per convertirla in mothership per l’impiego di UUVs destinati alla sorveglianza delle infrastrutture subacquee d’interesse strategico per il Regno Unito, in primo luogo condotte sottomarine di gas e petrolio e cavi, anch’essi sottomarini, per le comunicazioni in rete. La minaccia nei confronti di siffatte infrastrutture è balzata prepotentemente alla ribalta dopo il sabotaggio di cui è stato verosimilmente vittima il gasdotto Nord Stream 2 nel Baltico a settembre 2022, episodio che all’interno della Difesa britannica ha accelerato il processo per potenziare le capacità di sorveglianza subacquea.

In precedenza nota come TOPAZ TANGAROA, il PROTEUS è una motonave usata per il supporto tecnico-logistico alle piattaforme off-shore, industria di rilevanza strategica per Londra da quasi mezzo secolo e che ha beneficiato di non poche innovazioni tecnologiche dedicate proprio alla sua dimensione marittima. Secondo il Comandante Goddard, l’acquisizione in tempi relativamente brevi di un’unità ex-commerciale intrinsecamente flessibile si è rivelata una scelta azzeccata, grazie soprattutto alla sua configurazione e ai suoi equipaggiamenti, in particolare una superficie di 1.000 m2 sul ponte di coperta, un bacino interno di 50 m2 e una gru con cui è possibile dispiegare e recuperare un’ampia gamma di UUV per operazioni a profondità non superiori ai 100 m: una peculiarità del PROTEUS è il ponte di volo, rialzato e sistemato a proravia della sovrastruttura. Per consentire invece l’impiego di mezzi subacquei unmanned in azione a quote più profonde, la Royal Navy dovrebbe far ricorso a una seconda MROSS, forse progettata ex-novo, anche se l’acquisizione di un’unità commerciale non è del tutto da escludere: attualmente, la capacità di operare su fondali elevati è assicurata dalla nave idro-oceanografica SCOTT, la cui vita in servizio è stata estesa fino al 2033.

Tutti i dettagli su RID 7/23.

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