RIVISTA ITALIANA DIFESA
ELT a Seafuture 05/06/2023 | Redazione

ELT partecipa all’8° edizione di Seafuture, che si tiene a La Spezia tra il 5 e l'8 giugno. Il Salone sarà l'occasione per presentare le soluzioni e le capacità dell’azienda in ambito navale e subacqueo maturate in oltre settant’anni di attività nel dominio dello Spettro Elettromagnetico (EMSO) e oggi arricchite da nuove capacità cyber.

 

ELT ha una esperienza consolidata nei sistemi EW navali maturata anche grazie alla collaborazione con la Marina Militare Italiana per le navi classe PPA e LHD Trieste. I sistemi ELT coprono l'intero spettro COMMS e RADAR per la sorveglianza, la rilevazione e l'analisi, combinati con la più avanzata contromisura di Jamming basata su moduli GaN. ELT fornisce anche la suite EWS per i sottomarini U212 NFS, dove ha installato un gruppo di antenne sottomarine integrate altamente innovativo, che consente la rilevazione e l'individuazione della direzione con prestazioni eccellenti nell'intero spettro radar e delle comunicazioni. La capacità di contromisure navali può essere ulteriormente estesa allo spettro InfraRosso attraverso il sistema Naval DIRCM, in grado di proteggere la nave dalle nuove minacce I/R emergenti.

 

Seafuture sarà l’occasione per presentare un accrescimento delle capacità dell’antidrone ADRIAN (Anti-Drone Interception, Acquisition and Neutralisation) per navi militari e di sicurezza marittima.

Con il supporto della partecipata Cy4Gate, ELT ha implementato ADRIAN con una nuova funzionalità, denominata “Cyber RF”, che rende il prodotto in grado di individuare e reagire in maniera efficace ai nuovi e più complessi scenari operativi, sia militari che civili, minacciati da droni malevoli di nuova generazione.

In particolare la “Cyber RF” costituisce un complemento dei moduli “jamming”, “radar” e “visivo” che ne migliora ulteriormente le prestazioni: permette la presa di controllo completa del drone per ottenere un “safe landing”, evita impatti su servizi e sistemi presenti nell’area e abilita a pieno il controllo del drone ostile in fase di contrasto.

Si tratta di una capacità in grado di assicurare il 100% di detezione della maggior parte dei droni commerciali usati per finalità ostili, e permette inoltre una localizzazione in tempo reale del drone e del pilota, la possibilità di identificazione e l’ottenimento delle relative telemetrie (c.d. “Cyber Detection”) e, infine, una presa di controllo e di contrasto selettivi (c.d. “Cyber countermeasures”).

 

Sempre con riferimento al dominio cyber sarà presentato l’“Hybrid Cyber Digital Twin”, una piattaforma capace di simulare una rete IT/OT per individuare potenziali vulnerabilità e implementare preventivamente contromisure in grado di rendere più efficace e tempestiva la capacità di riposta ad attacchi hacker. Il digital twin permette di migliorare la cyber resilience delle reti e delle tecnologie ivi installate, rendere più efficace il training dei red e blue team facendoli esercitare su scenari d’attacco simulati con impiego di minacce reali e attuali e di realizzare una “honey net” ovvero una rete simulata identica a quella reale da usare come “cyber esca” per l’attaccante, al fine di isolarlo, studiarne il comportamento e le tecniche di attacco e adeguare le misure di difesa.  

La tecnologia ha una elevata flessibilità di impiego tattico grazie alla sua caratteristica di essere “trasportabile”.


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