RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, attacchi in profondità da ambo le parti 29/05/2023 | Pietro Batacchi

Nelle ultime 2 notti, i Russi hanno lanciato altrettanti massicci attacchi con droni e missili contro obbiettivi in tutta l’Ucraina. Tra sabato e domenica, sarebbero stati impiegati solo droni (SHAHED 136/131), con attacchi concentrati sopratutto contro la capitale Kiev (il 15° attacco del mese di maggio contro la capitale, un qualcosa senza precedenti dall'inizio della guerra). L'Aeronautica Ucraina ha rivendicato l’abbattimento di 52 droni su 54, 40 dei quali nella sola area della capitale. Stanotte, invece, alle ondate di droni sono stati mescolati pure missili da crociera Kh-101/Kh-555; secondo l’Aeronautica Ucraina, sono stati abbattuti questa volta 37 missili su 40, e 29 droni su 35. Tra i bersagli colpiti, come confermato da autorità locali, ci sarebbe una base aerea nell’Oblast di Khmelnytskyi, dove sarebbero stati danneggiati serbatoi di carburante, 5 aerei e la pista. Potrebbe trattarsi della base aerea di Starokostyantyniv, sede della 7a Brigata Aviazione Tattica dell’Aeronautica Ucraina, che opera con i Su-24 e Su-24MR, e che avrebbe tra le sue fila anche il Su-24MR “YELLOW 60” apparso recentemente in foto equipaggiato con un missile stand-off aria-superficie STORM SHADOW. Impossibile avere conferme indipendenti ed effettuare un BDA (Bomb Damage Assesment) credibile: in Ucraina la censura militare ha ridotto pressoché a zero l’uscita di video e materiale fotografico sugli attacchi, e qualunque tipo di informazione, mentre è impossibile stabilire quanti di questi missili siano “veri” e quanti semplici esche per saturare la contraerea. Nostre fonti a Kiev ci confermano stanotte almeno 2 strike nell'area della capitale.

Di sicuro, i Russi continuano a mantenere sotto pressione con i droni la contraerea ucraina, sopratutto nell’area di Kiev, e costringono gli Ucraini a “scegliere” cosa e come proteggere. Interessante notare anche l'elevato numero di droni/esche lanciati, a testimonianza della capacità di produzione in casa che i Russi dovrebbero avere ormai acquisito. Stamattina, c’è stato un nuovo attacco contro Kiev. In un’immagine si vedono dei pompieri che spengono un incendio su una strada causato da un detrito di quello che sembrerebbe un missile intercettore della difesa contraerea (in foto). Sempre la nostra fonte a Kiev ci conferma che sarebbe stato colpito l’aeroporto di Zhuliany/Sikorsky, dove sarebbero posizionati i sistemi PATRIOT, e che era già stato colpito il 16 maggio.

Le forze di Kiev dal canto loro rispondono sistematicamente. Con l’arrivo degli STORM SHADOW (al proposito vedi RID 7/23), il loro fuoco profondo sembra aver ripreso vigore, e in questi giorni sono stati segnalati diversi strike contro obbiettivi a Mariupol e Berdyansk, dopo quelli condotti a Lugansk una settimana fa. Anche in questo caso impossibile avere conferme terze. A Berdyansk sarebbe stato colpito l’aeroporto ed il porto, mentre nell’area di Mariupol, in particolare aYurivka, sarebbe stata colpita una base militare. Non solo, ma da giorni, ormai, gli Ucraini stanno sottoponendo a pesanti bombardamenti con artiglieria e droni la città di Shebekino, un importante snodo logistico-ferroviario nell’Oblast di Belgorod: stamattina sarebbe stata colpita anche l’area industriale. Da questo punto di vista la strategia ucraina sembra chiara: mantenere più riserve russe possibile a Belgorod e rendere più complicate la loro manovra per linee interne.

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