RIVISTA ITALIANA DIFESA
Le future capacità di contromisure mine della Royal Navy 25/05/2023 | Gabriele Molinelli

Con Il programma MHC (Mine Hunting Capability), che beneficia di un miliardo di sterline d’investimento fra 2021 e 2031, la Royal Navy vuole lasciarsi alle spalle i draga/cacciamine specializzati per rimpiazzarli con navi multiruolo e sistemi di droni facilmente e rapidamente dispiegabili in qualunque angolo del mondo. La transizione da vecchi a nuovi metodi è già in corso, e l’intera classe SANDOWN sarà dismessa già entro il 2025.

Oggi sono diverse le Marine che prevedono di rimpiazzare gli attuali, super-specializzati scafi amagnetici impiegati per il contrasto alle mine con sistemi di droni da dispiegare dalla costa o da “navi madre” di varie forme e dimensioni, costruite in acciaio e maggiormente multiruolo. In Europa questo approccio è stato sposato molto decisamente da Olanda e Belgio, che hanno avviato congiuntamente la costruzione di una nuova classe di “mothership” e l’acquisto dei relativi sistemi di veicoli unmanned. Con questo programma binazionale, i 2 Paesi hanno di fatto sorpassato, almeno in alcune aree, altre Marine che erano state pioniere di questi concetti. Gli Stati Uniti, ad esempio, fanno ampio uso di sistemi unmanned per le contromisure mine, ma come noto le Littoral Combat Ships, che sono destinate a rimpiazzare i pochi e vetusti cacciamine rimasti, hanno sofferto di molti problemi e lo sviluppo e l’integrazione di una suite completa di droni MCM rimane un lavoro in corso.

L'articolo completo è pubblicato su RID 6/23, già disponibile online e a breve in edicola.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE