
In Italia, sia con il precedente Governo Draghi, sia con l’attuale Governo Meloni, c’è sempre stata poca trasparenza sull’invio di nostri sistemi d’arma all’Ucraina. Una scelta che non condividiamo, e che abbiamo sempre criticato, ma sulla quale ormai non stiamo più a discutere: è così. Oggi, mettendo insieme diverse fonti, siamo in grado di stilare una lista più o meno completa di quanto e cosa il nostro Paese ha trasferito a Kiev in oltre un anno di guerra.
Partiamo con la contraerea, con una batteria SAMP/T, a metà con i Francesi, - l’Italia fornisce 4 lanciatori e un lotto di missili ASTER 30 Block 1, mentre la Francia il radar multifunzionale ARABEL e il modulo d’ingaggio di batteria – e una batteria SKYGUARD/ASPIDE.
Per quanto riguarda l’artiglieria: 6 obici semoventi da 155 mm PzH-2000 (in foto), 6 obici a traino meccanico da 155 mm FH-70, una sessantina di obici semoventi da 155 mm M-109L e 2 lanciarazzi pluritubo MLRS M-270A1.
Passiamo ora ai veicoli: quantitativi non specificati di veicoli cingolati articolati trasporto truppe BV-206S, veicoli tattici 4x4 LINCE LMV, camion 4x4 ACM-90, camion TRAKKER T-380 WM e trattori d’artiglieria 6x6 Iveco Astra SM 66.40 (per il traino degli obici FH-70, quindi verosimilmente 6 veicoli). A ciò bisogna aggiungere: 51 pickup FIAT FULLBACK e 11 veicoli tattici 4x4 protetti Tekne MLS SHIELD.
E poi, ancora, quantità non specificate di missili spalleggiali terra-aria STINGER, controcarro MILAN, mortai da 120 mm Mod.63 ad anima liscia e MO-120-RT61 ad anima rigata , lanciarazzi portatili PANZERFAUST, mitragliatrici da 12,7 mm M2 BROWNING, mitragliatrici Beretta MG 42/59 da 7,62 mm, fucili a pompa Benelli M4, giubbotti antiproiettile, kit medici e razioni K, più munizionamento vario. Nel complesso dovrebbe trattarsi di un quantitativo equivalente a poco più di un miliardo di euro.
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